MERATE – La poesia si fa danza. Ciò che è anima diviene movimento. Il prossimo appuntamento con il festival Caffeine dell’associazione Piccoli Idilli porta in scena Giorgio Rossi della celebre Compagnia Sosta Palmizi, coreografo e protagonista sabato 10 ottobre alle 21 di uno spettacolo di teatro-danza che verte sul contrasto, sull’opposto che è in ognuno, sul desiderio di superarlo. L’appuntamento, in programma presso l’Auditorium di Merate, vedrà il danzatore partire dalla poesia: le parole di Pablo Neruda, di Cesare Pavese, di Alda Merini ma anche dei King Crimson o di Fabrizio De André divengono, quindi, fonte di ispirazione per una performance della durata di cinquanta minuti che, stando alle anticipazioni, intende fondere teatro, danza, clownerie, mimo.
«Alma – così ne parla Giorgio Rossi – partendo da una poesia di Pablo Neruda, tocca sentimenti forti come l’amore, la solitudine e la sensazione della morte». Un lavoro che mette in luce i contrasti, un mix di luci, suoni e parole per portare in scena i diversi significati che oggi si attribuiscono alla parola anima. «Malgrado nei miei spettacoli l’elemento evocativo sia determinante – spiega Rossi – lo spettatore è sempre spinto a costruirsi un suo percorso, riconosce sempre qualcosa che è legato alle proprie esperienze, al proprio sentire la vita. Quando mi chiedono che genere di danza faccio, la risposta è sempre lunga e termina comunque con l’invito a venire a vedere, sentire, percepire l’evento nel suo compiersi perché è più vicino all’esperienza di una passeggiata nella natura, nell’atto d’amare che alla comprensione di un concetto astratto legato ad un ragionamento mentale. Il teatro poetico del movimento è una definizione che può avvicinarsi a ciò che tento di fare in scena».
BIGLIETTI – Intero 8 euro, ridotto 6 euro.