ARCHIVIO – Stagione di Prosa del Comune di Lecco:
in scena “Buffoni all’Inferno” di Stivalaccio Teatro

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LECCO – Un susseguirsi di storie, novelle, stornelli con protagonista, sempre, l’Inferno della tradizione popolare: un decamerone buffo e tragico, dove a raccontare sono tre buffoni a cui Belzebù ha appena scontato la pena. La stagione teatrale del Comune di Lecco ha in cartellone, anche quest’anno, una produzione Stivalaccio Teatro, compagnia che martedì 25 febbraio alle 21 porta sul palco del cineteatro Palladium i suoi “Buffoni all’Inferno”.

Con in scena Matteo Cremon, Michele Mori e Stefano Rota e la regia di Marco Zoppello, lo spettacolo porta proprio nelle proprio nelle profonde lande desolate degli inferi, dove causa sovraffollamento le operazioni di analisi delle colpe delle anime presenti vanno a rilento. Tra proteste e lamentele, ecco che a tre anime – i tre buffoni – sarà scontata la pena per la loro capacità di intrattenere. Eccoli, allora, raccontare storie tratte dal folklore popolare, dando forma a strambe figure, travestimenti grotteschi e improvvisazioni.

«L’inferno e tutti i suoi sulfurei carcerieri – spiega il regista – sono alla base dalla tradizione popolare e dei racconti dei cantastorie. Esso racchiude al suo interno l’alto e il basso, il tragico e il grottesco. Ho provato ad indagare, tra il tardo medioevo e il rinascimento, qualche esempio di racconti infernali, libelli basso corporei dal sentore mefitico. I fablieux francesi ne sono ricolmi, ma parla spesso di diavoli e d’inferno pure Geoffrey Chaucer, si pensi a quel capolavoro de: I racconti di Canterbury. A narrare questi episodi – prosegue – sono tre attori o meglio buffoni, comici, reietti, gente disposta a tutto per portare il riso. Lo faranno servendosi dell’arte buffonesca, quella maestria quattrocentesca che partorì poi la grande tradizione dei comici dell’Arte».

BIGLIETTI – Posto unico 20 euro (ridotto 15 euro). In Biglietteria e Online (+ costi di commissione) qui.

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