LECCO – L’attore Alberto Bonacina dà voce alla vicenda di Piero Nava; la musicista Sara Velardo risponde e integra il racconto con la sua chitarra. Su iniziativa di Assocultura Confcommercio Lecco prende forma e va per la prima volta in scena sabato 19 giugno (con doppia programmazione alle 21 e alle 22.15) a Palazzo Belgiojoso Sono Stato anch’io, spettacolo tra parole e musica tratto dal libro Io sono nessuno – da quando sono diventato il testimone di giustizia del caso Livatino di Piero Nava.
Una pièce che ripercorre, come anticipato, quanto raccolto nel volume edito lo scorso anno da Rizzoli e curato dai tre giornalisti lecchesi Lorenzo Bonini, Stefano Scaccabarozzi e Paolo Valsecchi (qui la nostra intervista ai curatori): la vicenda di un uomo che vive sotto mentite spoglie e in un luogo sconosciuto, questo per aver fatto il suo dovere di cittadino trent’anni fa, denunciando alla polizia di avere assistito a un episodio sospetto sulla Strada Statale per Agrigento il 21 settembre 1990. Un episodio che si è rivelato essere l’assassinio del giudice del Tribunale di Agrigento, Rosario Livatino, e che ha reso Piero Nava il primo testimone di giustizia.
E così, a un anno di distanza dall’uscita del libro, Lecco ne propone, oggi, un adattamento teatral-musicale che nel sottotitolo recita La mia vita in fuga dalla mafia e che porta in scena una coppia di artisti lecchesi ormai rodata, in passato già alle prese con il tema della legalità. Un nuovo mix di parole e musica, quindi, che vede alla regia lo stesso Alberto Bonacina (aiuto regia e coordinamento alla produzione Roberta Corti) e alla direzione tecnica Matteo Binda.
INFORMAZIONI – L’evento del 19 giugno è organizzato da Assocultura Confcommercio Lecco in collaborazione con Cartiera dell’Adda, Lo Stato dell’Arte, Comune di Lecco e Simul. In caso di pioggia ci si sposterà allo Spazio Teatro Invito. L’ingresso è gratuito ma con prenotazione obbligatoria sul sito www.leggermente.com. Già sold out la prima delle due repliche.
