VIGANÒ – Si può mettere in scena l’amore per un drammaturgo? L’iniziale difficoltà nel comprenderlo e, in seguito, il legame di una vita? Lo fa una regista che è vera protagonista del teatro contemporaneo: tesse un racconto che conduce per mano dal primo incontro con Shakespeare, irraggiungibile e apparentemente lontano, alla sua reale conoscenza e alla nascita di un amore che si tramuta in vita quotidiana, nella presa di coscienza che la parola di un poeta può essere vicina, toccante, inaspettatamente attuale. Serena Sinigaglia porta a Viganò uno spettacolo che è ormai un cult, rappresentato in questi anni in alcuni dei più importanti teatri italiani: ad aprire il festival L’ultima luna d’estate è, infatti, Di a da in con su per tra fra Shakespeare (per saperne di più qui la nostra recensione dello spettacolo), pièce firmata dalla regista milanese, qui impegnata in un racconto personalissimo e affiancata da due storici attori della sua compagnia come Mattia Fabris e Arianna Scommegna. Un appuntamento fissato per giovedì 1 settembre alle 18, nel cortile del municipio di Viganò (in caso di pioggia ci si sposterà nella palestra comunale di via Leonardo da Vinci), e che sarà degna apertura per un festival che quest’anno rende omaggio proprio al grande drammaturgo inglese, scomparso esattamente quattro secoli fa.
E così ecco che nel cortile di Viganò prenderà vita una stravagante e appassionante conferenza-spettacolo in cui sarà la stessa regista a narrare la nascita dell’amore tra lei e Shakespeare, quando, nel 1996, si apprestava a mettere per la prima volta in scena Romeo e Giulietta, dramma interpretato proprio dalla coppia Fabris-Scommegna. Di a da in con su per tra fra Shakespeare è «una storia irriverente – scrive la Sinigaglia nelle note di regia – e forse anche un po’ stupida, ma l’amore, si sa, è cieco. È la storia di come io e S. ci siamo prima odiati e poi amati pazzamente. È la storia della mia giovinezza e del mio mestiere. È la storia di come sono arrivata a mettere in scena, appena vent’enne, Romeo e Giulietta e Re Lear. È la storia – ancora – di una prima volta, la prima volta che scoprivo quanto vicina e toccante può essere la parola di un poeta, quanta concreta semplicità, quanta vita dentro le sue storie…quanta parte di me dentro i suoi versi».
A SEGUIRE – La prima giornata di festival proseguirà anche in serata: in programma per le 21.30, presso il cortile del municipio di Molteno (in caso di pioggia CineTeatro parrocchiale, via Giovanni XXIII), Shakespeare The Great Rapper di Teatro In-folio, un progetto di Michela Marelli che vede David Remondini e il musicista Massimo Betti impegnati nel rendere Shakespeare più popolare tra i giovani. Una riflessione che parte da una domanda: a quale esperienza vissuta quotidianamente ai giorni nostri possiamo paragonare l’opera shakespeariana? A quella dei rapper, che, stando a quanto hanno scoperto gli autori, utilizzerebbero gli stessi accorgimenti (se non lo stesso metro ritmico) del grande autore elisabettiano.
INFORMAZIONI – Per informazioni sui biglietti, prenotazioni e contatti: http://www.teatroinvito.it/lultima-luna-destate/info-contatti/. Per conoscere il programma dettagliato cliccare qui. L’ultima luna d’estate è un festival promosso da Teatro Invito e dal Consorzio Brianteo Villa Greppi. Il Flâneur, media partner, vi racconterà gli spettacoli e l’atmosfera che si respira durante la manifestazione. Seguiteci!