MERATE – Uno spettacolo che mette in scena la tristemente celebre conferenza di Wannsee, ne ricostruisce l’atmosfera di semplice incontro operativo e offre contemporaneamente una riflessione sulla disarmante banalità del male. Protagonista di questa nuova produzione è la compagnia meratese Ronzinante Teatro, che venerdì 24 gennaio alle 21 porta sul palco dell’Auditorium Giusi Spezzaferri della sua città un testo scritto da Ivano Gobbato. Un appuntamento, questo, promosso dal Comune e dalla Biblioteca di Merate in occasione del Giorno della Memoria e che vedrà in scena un nutrito gruppo di attori del territorio, insieme in quella che, stando alle anticipazioni, si preannuncia essere una pièce fedelmente ispirata ai fatti.
Al centro della vicenda, come detto, la conferenza che in meno di due ore ha decretato la “soluzione definitiva del problema ebraico in Europa”: nel salone principale di una grande villa affacciata sul Wannsee si riuniscono ufficiali SS di grado medio-alto e funzionari di alto livello di alcuni Ministeri, della Cancelleria del Reich e della Cancelleria del Partito Nazional-Socialista. In un’atmosfera “normale”, con toni a volte aspri ma mai sopra le righe e in massima cordialità, questi alti funzionari e gerarchi delle SS e del Reich prendono una decisione che segnerà in modo indelebile per il futuro dell’Europa.
«La forza e la drammaticità dell’opera – anticipano dalla compagnia meratese – si traduce in una perfetta apatia rispetto all’argomento trattato, il problema della questione Ebraica viene liquidato in meno di due ore con una soluzione che stravolgerà l’intera popolazione mondiale. Così, la banalità del male, come la definì Hannah Arendt, emerge in tutta la sua forza, un male estremo ma mai demoniaco che può invadere e devastare il mondo».
INFORMAZIONI – Regia di Giuliano Gariboldi. In scena: Giuliano Gariboldi, Lorenzo Corengia, Matteo Apicella, Matteo Veneziani, Luigi Pellicioli, Emiliano Zatelli, Valentina Bucci, Paola Lungo, Sara Veneziani, Marzia Farina, Djuzepe Dalsaso e Floriana Pellicioli. L’ingresso è libero.