LECCO – Un luogo enigmatico, misterioso, spazio allo stesso tempo di morte e di iniziazione, metafora di un percorso alla scoperta dei segreti della vita e del cosmo. Stiamo parlando del labirinto al centro dello spettacolo in scena mercoledì 6 marzo alle 21 al Cineteatro Palladium, inserito nella Stagione di Prosa Arancio del Comune di Lecco.
Produzione Teatro Pubblico Ligure interpretata da una delle migliori attrici italiani, Arianna Scommegna, diretta da Sergio Maifredi su drammaturgia di Giorgio Ieranò, Il grande racconto del labirinto – Arianna, il Minotauro, Teseo, Pasifae, Fedra ed Europa si compone di un mosaico di storie che ci trasporta in un Mediterraneo antichissimo e leggendario. Attingendo dai grandi testi della letteratura antica e moderna, da Euripide a Ovidio, da Seneca ad André Gide e Jorge Luis Borges, Arianna Scommegna accompagna il pubblico alla scoperta dei personaggi del mito e soprattutto delle loro storie: dall’eroe Teseo alla principessa Arianna, passando dal mostro, il Minotauro, fino ad arrivare ad altri personaggi come Europa, la madre del minotauro Pasifae e Fedra, la sorella di Arianna.
Un racconto, questo, che affronta una delle saghe più famose della mitologia greca raccontandola secondo prospettive differenti, quelle dei vari protagonisti, ciascuno in grado di ricostruirne un frammento, illuminarne un episodio: «Arianna – spiegano infatti dalla compagnia – che ha tenuto tra le mani un capo del celebre filo ed è poi stata abbandonata nell’isola di Nasso, trasforma il suo dolore in canto, in un lamento che da millenni poeti e musicisti continuano a fare risuonare. Teseo, il Don Giovanni dell’età eroica, si difende da chi lo accusa di essere stato crudele e insensibile abbandonando Arianna. Il Minotauro stesso racconta i suoi pensieri e la lunga attesa dell’uomo che doveva ucciderlo, o forse salvarlo, da una solitudine arcana. E poi ci sono le voci degli altri personaggi del mito: la principessa Europa, la matriarca della stirpe di Minosse, narra come fu rapita da Zeus e trascinata in un viaggio prodigioso tra le onde del mare, alla fine del quale avrebbe regalato il suo nome al continente in cui abitiamo; Pasifae, la madre del Minotauro, spiega come nacque in lei la passione innaturale per un toro; Fedra, la sorella di Arianna, racconta un’altra fatale trasgressione erotica, il suo folle amore per il figliastro Ippolito».
Uno spettacolo, infine, che vuole interrogarci sulla potenza di uno dei simboli e dei miti più affascinanti della cultura greca, ancora attualissimo e denso di significato per la nostra vita e per il mondo di oggi.
BIGLIETTI – Intero 20 euro, ridotto 15 euro (fino ai 30 anni e dai 65 anni). Acquistabili qui.
Qui è possibile scaricare il programma dettagliato di tutta la stagione