ARCHIVIO – Pino Petruzzelli in scena con il suo “Vita nei boschi”.
A Cremella la chiusura della rassegna sul paesaggio “Grandangolo”

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CREMELLA – Un anno a vivere nei boschi, tra un rifugio da costruire e cibo da procurare, tra solitudine e, soprattutto, natura. Quattro stagioni che si susseguono, evocate a Cremella dalle parole dell’attore e regista Pino Petruzzelli, che con il suo “Vita nei boschi” omaggia lo scrittore americano Henry David Thoreau e il celebre “Walden ovvero vita nei boschi”. Per la chiusura di Grandangolo, la rassegna sul paesaggio curata per il progetto “Album – Brianza paesaggio aperto” dal giornalista e consulente storico Daniele Frisco, si fa tappa nella sala Papa Giovanni Paolo II di Cremella, dove venerdì 10 dicembre alle 21 va in scena il monologo firmato dal noto attore e autore italiano, produzione Teatro Ipotesi di Genova.

Uno spettacolo con cui giunge a termine, come dicevamo, l’iniziativa che dallo scorso ottobre sta portando in diversi comuni della Brianza lecchese un cartellone di appuntamenti con personalità di primo piano del mondo della Cultura, chiamate a portare il loro contributo alla riflessione su cosa significhi, oggi, il concetto stesso di paesaggio. Dopo ospiti quali il professore di Teoria e storia del paesaggio a Ginevra Michael Jakob, lo scrittore e saggista Marco Belpoliti o l’architetto Vittorio Magnago Lampugnani, Grandangolo si fa teatro e accoglie una pièce che nasce dalla provocazione del libro di Thoreau, «di grande attualità – come si legge nella presentazione dello spettacolo – alla luce dei problemi legati all’ambiente e alla sostenibilità dei processi produttivi, all’abbandono del territorio e alla tendenza a privilegiare la città a scapito dell’entroterra. Un mix di tematiche che Petruzzelli affronterà coinvolgendo lo spettatore e promuovendo una ricerca interiore volta alla comprensione di una natura che va difesa per poterne godere».

E al centro della vicenda raccontata c’è proprio Pino, qui probabile alter ego dell’attore: seduto al bar della stazione di Genova insieme all’amico Biga, il protagonista del racconto annuncia di voler andare a vivere per un anno intero nei boschi. Il Pino attore ne narrerà, in scena, l’avventura, ripercorrendo difficoltà e riflessioni, fino «alla progressiva presa di coscienza – spiegano i promotori – che il futuro è sinergia tra natura e tecnologia, tra città e territorio».

INFORMAZIONI – Ingresso libero fino a esaurimento posti. L’accesso consentito solo con super green pass, in rispetto della normativa anti-covid. Per maggiori informazioni e per aggiornamenti sulle attività di “Album – Brianza paesaggio aperto”: www.villagreppi.it/album, Facebook e Instagram: @albumbrianza.

IL PROGETTO “ALBUM BRIANZA PAESAGGIO APERTO”Promosso dal Consorzio Brianteo Villa Greppi (capofila istituzionale) e dall’associazione BRIG – Cultura e territorio (direzione artistica), il progetto è finanziato da Lario Reti Holding in partnership con Fondazione Comunitaria del Lecchese nell’ambito del “Fondo per lo Sviluppo del territorio provinciale lecchese. Interventi in campo storico-artistico e naturalistico”. Un’iniziativa nata per valorizzare il paesaggio e le bellezze storico-artistiche della Brianza lecchese, promuovere eventi culturali e, contemporaneamente, riscoprire una figura del passato che a questi stessi luoghi ha dedicato disegni e parole: l’artista e nobile ottocentesco Alessandro Greppi. Comuni del territorio meratese e casatese coinvolti dal progetto: Airuno, Imbersago, Merate, Montevecchia, Osnago, Robbiate, Paderno d’Adda; Barzago, Barzanò, Bulciago, Casatenovo, Cassago, Cremella, Missaglia, Monticello Brianza, Sirtori, Viganò.

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