ARCHIVIO – “L’Ultima Luna d’Estate”: sabato l’inaugurazione con tre appuntamenti

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MONTICELLO BRIANZA – Tre appuntamenti per l’apertura de L’Ultima Luna d’Estate, il festival di teatro popolare di ricerca che prenderà il via questo sabato 23 agosto e che sino al 7 di settembre proporrà un susseguirsi di spettacoli teatrali, musica, recital, aperitivi, degustazioni e laboratori, tutti in suggestive località brianzole. Tre eventi, quindi, per la prima serata, che sin da subito intende proporre quello che, come vi abbiamo già anticipato nei giorni scorsi, sarà il tema principale di questa diciassettesima edizione, ossia l’eroismo. Protagonisti di sabato, infatti, coloro che sono stati uccisi dalla mafia, eroi di cui si parlerà sia durante l’incontro con i giornalisti e scrittori Daniele Bianchessi e Piero Colaprico che nei successivi due spettacoli in calendario, Ossa e Aut. Un viaggio con Peppino Impastato.

IL PROGRAMMA DELLA SERATA – Il tutto avrà inizio con l’incontro dal titolo Beato il paese che non ha bisogno di eroi, un appuntamento in programma a partire dalle 18 presso la Villa Greppi di Monticello Brianza. A intervenire saranno, come anticipato, Daniele Bianchessi e Piero Colaprico, affiancati dal responsabile dell’edizione lecchese del quotidiano La Provincia, Vittorio Colombo, e dal direttore artistico del festival, Luca Radaelli.

OSSAAlle 21 ci si sposterà, poi, a Casatenovo, precisamente presso la villa Mariani, dove andrà in scena Ossa, di e con Alessio di Modica, teatrante siciliano. Al centro della vicenda due storie di ossa: la prima è la favola dell’osso che canta, classico racconto legato al mondo della pastorizia. Una storia, questa, di cui ogni cultura, dal nord dell’Europa al continente africano, ha una sua particolare versione ma che conserva, comunque, due temi principali: il tradimento e la memoria, in una vicenda che vede un fratello uccidere l’altro e in seguito tentare di nascondere il crimine, cancellandone la memoria. Poi viene l’altra storia, per certi versi simile alla prima: protagonista, questa volta, è Placido Rizzotto, sindacalista siciliano che ha dato vita al movimento di occupazione delle terre a Corleone, prima forma di antimafia sociale del dopoguerra. Un uomo, Rizzotto, che è stato ucciso dalla mafia e il cui corpo è stato fatto sparire, sempre nel tentativo di nascondere il reato e la persona, offuscandone il ricordo. Questo fino a quando le sue ossa, ritrovate in una foiba, canteranno…

autSi rimane in tema di eroi uccisi dalla mafia anche con il secondo spettacolo in programma per sabato sera, sempre a Villa Mariani (dalle 23). Protagonista di Aut. Un viaggio con Peppino Impastato è, come si può intuire, proprio il giovane siciliano ammazzato nel maggio del ’78. Lui, seduto su una sorta di treno fantasma, dal finestrino vede la sua vita scorrere, si sofferma su alcuni ricordi, ripercorre alcune tappe, dalla lotta politica a Radio Aut, dalle debolezze ai momenti bui. Sì, perché il Peppino Impastato raccontato da Artevox non vuole essere solo un eroe, ma soprattutto un uomo, con le sue umane difficoltà. «Siamo andati nella sua Cinisi – raccontano dalla compagnia – a presentare questo spettacolo. Abbiamo camminato con i suoi amici, siamo entrati nella sua casa, abbiamo mangiato con il fratello, abbiamo visto aprirsi le porte di casa Badalamenti. È con questo negli occhi e nel cuore – concludono – che ora viaggiamo con questo lavoro».

Biglietti: spettacoli serali 13 euro; abbonamenti: Luna piena 90 euro | 3 Spettacoli a scelta 27 euro| 2 Spettacoli a scelta 20 euro. Per informazioni: www.teatroinvito.it.

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