CASATENOVO – Lorena Senestro dà voce e volto alla signorina Felicita, protagonista dell’omonimo poemetto di Guido Gozzano, mentre Luca Radaelli e Gabriele Vollaro portano in scena la storia di Bartleby, scrivano di Wall Street uscito dalla penna di Herman Melville. Si chiude con due spettacoli ispirati a personaggi letterari, domenica 9 settembre 2018, L’Ultima luna d’estate, il festival organizzato da Teatro Invito, promosso dal Consorzio Brianteo Villa Greppi e che per una decina di giorni ha animato alcune delle più suggestive location brianzole con il teatro popolare di ricerca. Dopo lo spettacolo per bambini Storie nell’armadio di Lagrù Teatro (in programma per le 16.30, nel parco comunale di Lesmo), alle 18.30 la Cascina Bagaggera di La Valletta Brianza accoglie, infatti, La signorina Felicita ovvero la felicità di Teatro della Caduta. Una pièce, questa, che porta in scena Lorena Senestro, qui alle prese con un testo ispirato al celebre poemetto di Guido Gozzano. Accompagnata al pianoforte da Andrea Gattico, Senestro ripropone una Felicita sempre nubile e circondata dal mobilio della sua “casa centenaria”, come paralizzata nell’attesa del ritorno di Guido. «Ma Guido – si legge nella presentazione – non tornerà più: stroncato a trentadue anni dalla tubercolosi, è vivo solo nei ricordi di giovinezza di Felicita. Una esistenza di provincia, spesa in compagnia del padre e ravvivata dall’emozione degli incontri con Guido, il “poeta vagabondo”, suo primo e forse unico innamorato».
Chiusura di festival affidata, invece, alla stessa compagnia organizzatrice della rassegna, che insieme a Teatro della Cooperativa porta in scena il nuovissimo Bartleby (alle 21, alla Cascina Rancate di Casatenovo. In caso di maltempo Oratorio Rogoredo). L’attore, drammaturgo e regista Renato Sarti dirige, qui, l’attore e regista Luca Radaelli, che affiancato da Gabriele Vollaro porta in scena la storia di Bartleby, scrivano in uno studio legale di Wall Street uscito dalla penna di Herman Melville. Un personaggio stravagante, come lo definisce il suo datore di lavoro nel racconto di Melville: un uomo che nel bel mezzo della frenesia di Wall Street sceglie di rifiutarsi di lavorare, di uscire lentamente, e con poche parole, da un mondo votato al denaro. Pubblicato in forma anonima nel 1853, due anni dopo Moby Dick, il testo cui si ispira la pièce è considerato anticipatore di temi che saranno presenti in opere di grandi scrittori novecenteschi come Kafka o Camus. Al centro della vicenda narrata, quindi, il contrasto tra la vita frenetica e rampante incarnata dalla city newyorkese e Bartleby, che si rifiuterà sempre di più di svolgere le mansioni lavorative affidate dal suo principale. Con i suoi celebri e definitivi “preferirei di no”, Bartleby sarà preso dalla spirale del rifiuto assoluto. Un rifiuto che si estenderà a qualsiasi tipo azione, anche mangiare. «Il desiderio di Bartleby di affrancarsi dalla schiavitù del lavoro – spiegano da Teatro Invito – anche a costo della sua stessa vita, lo rende un personaggio oltremodo moderno, un working class hero: un eroe solitario che si batte con pervicacia donchisciottesca contro il Moloch del capitalismo internazionale».
INFORMAZIONI – Il festival è realizzato con il contributo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, Regione Lombardia e Fondazione Cariplo, dei Comuni di Bulciago, Carnate, Casatenovo, Lesmo, Lomagna, Missaglia, Montevecchia, Osnago, Sirone, Sirtori, Usmate Velate, Unione dei comuni Lombarda della Valletta, Viganò, Parco di Montevecchia e del Curone e la collaborazione della Provincie di Lecco e Monza Brianza. Sponsor del Festival è Acel Service. Il Flâneur è da anni mediapartner della kermesse.
BIGLIETTI – € 15 aperitivi teatrali (fuori abbonamento); € 13 Spettacoli serali; € 5 Spettacoli per bambini (fuori abbonamento). Per tutte le informazioni su prenotazioni e biglietti: teatroinvito.it/lultima-luna-destate/