BRIANZA – Piazze, parchi, giardini e cascine della Brianza si fanno palcoscenico non convenzionale per performance di danza contemporanea e teatro danza. Si tratta dell’undicesima edizione di Caffeine-Incontri con la danza, la rassegna curata dall’associazione Piccoli Idilli di Merate con la direzione artistica di Filippo Ughi ed Eugenia Neri e che dal 12 al 27 settembre 2020 vedrà susseguirsi alcune interessanti compagnie italiane e internazionali, accogliendo, tra gli eventi in cartellone, anche la prima assoluta di White paper della Compagnia Déjà Donné. Un’iniziativa, Caffeine, ormai appuntamento fisso di settembre, pensata per avvicinare le esperienze artistiche a luoghi della vita quotidiana e che, in un anno di distanza sociale e diversa concezione dello spazio, si carica di ulteriori valori simbolici.
«Caffeine – spiegano, infatti, gli organizzatori – si è sempre interrogata sul rapporto tra corpo, spazio pubblico e collettività, proponendo delle esperienze volte a tracciare dei percorsi di senso, a sviluppare delle relazioni con il contesto ambientale e sociale nel quale viviamo. Attraverso il linguaggio della danza rielabora in modo inatteso, originale ed estemporaneo il nostro modo di abitare i nostri luoghi. Il tempo attuale ci costringe a fare i conti con una situazione fuori dall’ordinario e oggi più che mai abbiamo bisogno di elaborare il nostro presente e di costruire relazioni emotive, affettive fra le nostre singole esistenze, lo spazio comune e la collettività. L’arte e la creatività possono condurci attraverso un rito sociale a superare il trauma del confinamento e del distanziamento vissuti».
Il programma dettagliato
Venendo al programma di questa edizione 2020, ad aprire il festival sarà la Compagnia Joshua Monten Dance, realtà guidata dal coreografo e danzatore svizzero-americano Joshua Monten e protagonista, sabato 12 settembre alle 17 (in Piazza della Pace di Osnago), dello spettacolo Romeo Romeo Romeo – rituali di corteggiamento in scena. Una performance, questa, che porta in scena, tra gli altri, anche lo stesso Monten e che, come suggerisce il titolo, riflette sulla danza come rituale di accoppiamento, un rituale intimo e vibrante. Quattro Romei (uno interpretato da una donna) si sforzano di far colpo, mettono la fisicità al servizio della seduzione; lo spettatore può reagire alla malizia, divenire personaggio della pièce.
Ci si sposta nel Giardino della Magnolia della biblioteca comunale di Paderno d’Adda, invece, domenica 13 settembre alle 17, quando ospite della kermesse è la Compagnia Lucylab con il suo Cartoline dal corpo. Con in scena Rosita Mariani, la performance mette al centro la nostra estraneità al corpo, il nostro non curarcene. Una rappresentazione che parte da una domanda: siamo in grado di ascoltare i segnali che il corpo ci invia? Per rispondere la compagnia propone un gioco di risonanze tra danza, sensazioni e parole, in un’esperienza di reciproco scambio che pone gli spettatori al centro, attori in grado di condizionare le scelte della danzatrice.
Domenica 20 settembre alle 17, sul prato della Cascina Butto di Montevecchia, è nuovamente ospite del festival la Compagnia Sanpapié, che quest’anno propone il suo Se una notte d’estate un viaggiatore…, coproduzione Stresa Festival. Lo spettacolo è un omaggio a Ennio Morricone e Nino Rota, autori di composizioni per film che non sono semplice sottofondo, bensì parte narrativa. Sanpapié si accosta, quindi, a un universo di personaggi, scene celebri, immagini attraverso la danza.
Appuntamento nel Parco di Villa Concordia di Robbiate, invece, sabato 26 settembre alle 17, dove torna in scena Kanu della compagnia che organizza il festival: Piccoli Idilli. Pièce di narrazione con musica dal vivo tratta da un racconto africano, la performance ha per protagonista la danzatrice Bintou Ouattara e porta in scena il ricordo di cantastorie d’Africa, custodi delle tradizioni orali e depositari della memoria di intere civiltà. Una trasposizione teatrale, quindi, di una sensibilità poetica legata a una cultura antica, di cui poco sappiamo e che oggi si racconta in uno spettacolo che gli organizzatori definiscono originale, brillante, con tratti di fine umorismo e paradossale comicità.
A seguire, alle 18, la prima assoluta della nuova produzione della Compagnia Déjà Donné: White paper di e con la danzatrice Virginia Spallarossa. Un nuovo lavoro, questo, che indaga il doppio e il rapporto tra bambino e adulto: una lotta interna tra binomi di diversa natura ma intrecciati, in bilico tra luce e oscurità, riflessione e azione, unità e alterità.
Per la chiusura del festival ci si dà appuntamento, infine, domenica 27 settembre nel parco di Villa Borgia di Usmate Velate, dove La Compagnia Des Ames propone il suo Underwood, di e con Daria Menichetti e Francesco Manenti. Performance site specific, Underwood pone al centro vite segrete immerse nella natura e che, come si legge nella presentazione della pièce, si rivelano misteriose agli occhi dello spettatore. Uno spettacolo, questo, che prosegue nel solco di un lavoro che vede la compagnia indagare il corpo, la presenza fisica immersa nell’ambiente, la poeticità che ne può scaturire.
INFORMAZIONI – Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria T. 339 6802409. I posti sono limitati. Per info: 338 3668167 / 348 8556258 / piccoli.idilli@gmail.com. Il Flâneur è media-partner del festival.