ARCHIVIO – La danza come istinto di sopravvivenza e come ascesi.
Si chiude con “Under the Flesh” e “IKI” la nona edizione di “Caffeine”

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ROBBIATE – Una performance di e con il coreografo libanese Bassam Abou Diab, che attraverso il corpo e il movimento porta in scena il dramma della guerra, e, per la chiusura, la coppia di danzatori Daria Menichetti e da Francesco Manenti in una danza che si fa misticismo, ascesi. Si avvia verso il gran finale la nona edizione di Caffeine-Incontri con la danza, la rassegna di danza contemporanea diretta dalla compagnia Piccoli Idilli e che dallo scorso 16 settembre sta promuovendo sul territorio brianzolo esperienze sceniche legate alla contemporaneità, con una particolare attenzione alle tematiche riguardanti il corpo e la fisicità. In programma per domenica 28 ottobre nella Sala consiliare di Robbiate, infatti, l’evento conclusivo, che dalle 21 avrà per protagonisti due spettacoli.

Ad aprire la serata sarà l’attesissimo appuntamento con il danzatore e coreografo libanese Bassam Abou Diab, che a Caffeine presenta il suo Under the Flesh, riflessione su come il corpo reagisca a situazioni di guerra o di minaccia alla sua incolumità. Uno spettacolo, questo, dai linguaggi e dai temi interessanti: accompagnato in scena dal percussionista Samah Taraby, Under the flesh racconta la guerra in Libano e si presenta come una performance che unisce danza, movimento e istinto di sopravvivenza, raccontando, come anticipano dal festival, l’allerta costante di un uomo in pericolo. «Nel 1996 la guerra tornò – scrive il coreografo stesso – ed era molto tempo che non incontravo i miei amici, i bombardamenti. Questa volta erano molto più sofisticati e forti delle volte precedenti. Presi nota del cambiamento ed elaborai una  strategia». Una danza intesa, qui, come attualità e che proprio per la sua portata sociale verrà presentata a una cinquantina di studenti anche nella mattinata del 27 al Liceo M.G. Agnesi di Merate.

Al termine di Under the Flesh tocca, infine, a IKI (secondo studio), intenso e delicato spettacolo del duo emergente della scena italiana composto dalla coreografa e danzatrice Daria Menichetti e da Francesco Manenti. Già impegnati con la storica compagnia Sosta Palmizi, saranno loro a chiudere questa nona edizione del festival, presentano un lavoro che rispecchia la loro particolare concezione coreografica, vicina alle esperienze di danza butoh e attenta ai temi dell’ascesi mistica e religiosa.

BIGLIETTI –  8 euro per l’intera serata.

INFORMAZIONI – La rassegna è diretta dalla compagnia Piccoli Idilli in collaborazione con il Consorzio Brianteo Villa Greppi e  i Comuni di Robbiate, Lomagna, Montevecchia, Osnago e Usmate Velate, con il contributo di Regione Lombardia e di Fondazione Cariplo e il sostegno del Circuito Claps.

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