LECCO – Dall’attualità alla Storia, dai problemi sociali a questioni universali, il tutto attraverso lo sguardo del teatro. È la Stagione 2023/24 dello Spazio Teatro Invito di Lecco, uno specchio dei tanti linguaggi del teatro contemporaneo che vedrà salire sul palco noti e navigati protagonisti della scena italiana e giovani e interessanti compagnie in rampa di lancio.
A partire da sabato 28 ottobre 2022 e fino al 20 aprile 2023 sono 12 gli appuntamenti per questa nuova edizione di una rassegna che si apre proprio con uno degli spettacoli più attesi dell’intera stagione: Naufraghi senza volto, in programma per sabato 28 ottobre alle 20.45 e con in scena due grandi protagonisti del teatro italiano come Laura Curino e Renato Sarti. Tratta dal libro del medico legale Cristina Cattaneo, la lettura teatrale racconta il dramma dei naufraghi nel Mediterraneo dal punto di vista di chi cerca di ridare loro un’identità.
Sarà invece una rielaborazione del teatro dei cunti della Sicilia il secondo appuntamento, previsto per sabato 11 novembre. Sul palco Antropolaroid, un concentrato di storie familiari che stimola i ricordi e la nostalgia, in scena Tindaro Granata. Il 2 dicembre spazio a un lavoro dedicato allo scrittore abruzzese Ignazio Silone: si tratta di Uscita di sicurezza di e con Gabriele Caccia, produzione Teatro dei Colori. Uno spettacolo, questo, che porta in scena le memorie storiche e politiche del grande scrittore e che, allo stesso tempo, attraversa la storia delle ideologie del Novecento.
In collaborazione con l’Ordine degli Avvocati di Lecco e con la Camera Penale di Lecco/Como è invece l’appuntamento dedicato al nuovo allestimento di Teatro Invito de La colonna infame di Alessandro Manzoni. In programma per il 16 dicembre, lo spettacolo ha come protagonisti Luca Radaelli e Valerio Bongiorno, accompagnati da Maurizio Aliffi alla chitarra. «Per il 150° anniversario della morte dello scrittore – spiegano da Teatro Invito – mettiamo in scena un testo attualissimo e che ancora ci aiuta a riflettere sugli inganni che i meccanismi della giustizia possono causare». Dopo la pièce, la serata prevede un dialogo aperto tra il pubblico e i rappresentati delle due associazioni citate.
Dopo la pausa natalizia, il nuovo anno si apre il 13 gennaio con Di morte e altre idiozie di Alta Luce Teatro, un testo che vede uno scambio comico tra due donne in grado di ridere su ciò che ci fa più paura, la morte.
Per la Giornata della Memoria spazio, invece, a La merce più preziosa di Teatro Libero: una pièce prevista per il 25 di gennaio e che, su testo di Jean-Claude Grumberg, affronta la Shoah da un punto di vista che, come sottolineano gli organizzatori, vuole mostrarne «il versante di amorosa speranza invece di quello dell’orrore».
Appuntamento da non perdere, poi, quello del 10 febbraio, quando uno dei maggiori esponenti del teatro di narrazione italiano, Roberto Anglisani, porta in scena Giungla, la sua versione de Il libro della giungla di Kipling, qui ambientata in un contesto altrettanto selvaggio: la Stazione Centrale di Milano.
Si prosegue il 24 febbraio con una serata che vede la collaborazione dell’Unione Italiana Ciechi e che prevede la messa in scena di Rebecca – uno spettacolo al buio di Officine Papage. Tratto dal romanzo La vita accanto di Mariapia Veladiano, il lavoro propone un’esperienza intensa e fuori dal comune perché proposto completamente al buio.
La stagione del teatro lecchese prosegue la sua corsa con un appuntamento speciale (l’8 marzo) con Gianna Coletti e il suo Almenopausa, monologo ironico e provocatorio che sdrammatizza un’altra delle grandi paure del mondo contemporaneo: quella di invecchiare. La serata è realizzata in collaborazione con la sezione Spi-Cgil di Lecco.
E ancora, il 22 marzo, su il sipario sulla compagnia Santibriganti Teatro, che per l’occasione affronta l’aggressività adolescenziale, soprattutto maschile. Lo spettacolo Io odio si pone come obiettivo, infatti, quello di parlare della nascita e dello sviluppo del male e del bullismo a sfondo razzista, per provare prima a capirlo e poi a sconfiggerlo.
Il 6 aprile è la volta della produzione Coltelleria Einstein Nonnetti, di e con Giorgio Boccassi e Donata Boggio Sola. La pièce mostra la giornata di due nonnetti nella sua tranquilla regolarità, tra riti quotidiani e consuetudini rodate nel tempo, ma anche avventure, soprese e giochi. Uno spettacolo poetico che conduce gli spettatori nei ritmi che contraddistinguono un momento decisivo della vita, nato dalle osservazioni degli autori durante i laboratori teatrali per anziani. Anche questa serata è realizzata in collaborazione con Spi-Cgil.
Chiude la stagione, il 20 aprile, la trasposizione teatrale di un testo di Ethan Coen. Intitolato Quasi una serata e portato in scena da Il giardino delle ore e Mumble Teatro, lo spettacolo è una messinscena originale e irriverente che riflette con ironia, genialità e surrealtà sul rapporto tra l’umano e il mistero dell’esistenza.
INFORMAZIONI – I biglietti costano 15 euro (12 euro il ridotto convenzioni e 9 euro il ridotto under 30), mentre gli abbonamenti 120 euro la stagione intera (100 euro ridotto convenzioni; 60 euro riduzione under 30), 50 euro per 4 spettacoli (40 euro ridotto convenzioni e 30 euro ridotto under 30).
Per contatti e prenotazioni: prenotazioni@teatroinvito.it; tel. 0341.1691394 (dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13). Nei giorni di spettacolo il botteghino sarà aperto dalle 20 e la vendita online è su vivaticket.com. Le convenzioni che danno diritto a riduzione sono: scuole di teatro, SPI Cgil, Università Terza Età, abbonati Cineminimo, abbonati Mikrokosmos, utenti Acinque.
Foto in apertura Lorenzo Bonelli