ARCHIVIO – Il teatro lungo il fiume.
Gli appuntamenti del primo weekend de “I Luoghi dell’Adda” 2023

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FIUME ADDA – Le storie di cinque personalità esemplari per il nostro tempo, una riflessione sulle parole e il loro uso e uno spettacolo itinerante che, partendo dalla vicenda di Amleto, interroga lo spettatore su grandi temi universali. Si apre così, con tre spettacoli nel fine settimana che va dal 2 al 5 giugno, l’edizione 2023 de I Luoghi dell’Adda, la rassegna teatrale che da 18 anni porta il teatro in alcuni dei luoghi più belli del fiume lombardo. Organizzata da Teatro Invito e diretta da Elena Scolari, fino al 7 di luglio I Luoghi dell’Adda 2023 proporrà un totale di 15 spettacoli: dai classici della letteratura e del teatro a storie che interrogano il mondo contemporaneo, da spettacoli che affrontano la storia del XX secolo alla musica d’autore, fino ad arrivare al doveroso omaggio ad Alessandro Manzoni a 150 anni dalla sua morte.

Foto Luigi Benetti

Tre, come anticipato, gli appuntamenti del primo weekend di rassegna, a partire da venerdì 2 giugno alle 21.15, quando Villa Sirtori di Olginate (recupero in caso di pioggia Convento Santa Maria La Vite) ospita L’eredità dei giusti. Produzione Il giardino delle ore, di e con Simone Severgnini e musica dal vivo di Francesco Anghileri e Francesco Badi, lo spettacolo sarà una riflessione sul concetto di pace attraverso il racconto delle storie di Gino Strada, Luca Attanasio, Desmond Tutu, Thich Nath Hahn e David Sassoli. Biografie, queste, che saranno narrate utilizzando lettere, pensieri e riflessioni delle personalità prese in esame, accompagnate da immagini e musiche. «Un viaggio – sottolineano dalla compagnia – nella più immediata delle dimensioni teatrali: il racconto della nostra società al pubblico. Un momento tra narrazione e musica che saprà emozionarvi e risvegliare le nostre più radicate utopie».

Ci si sposta a Cascina Maria di Paderno d’Adda (in caso di pioggia Teatro Parrocchiale) sabato 3 giugno, quando alle 21.15 si terrà la produzione Fratelli Dalla Via Le parole non sanno quello che dicono. Uno spettacolo di e con Marta Dalla Via che prende in esame una tematica molto attuale: le parole, il loro ruolo nella società e il loro potere nel mondo contemporaneo. «Ho preparato – spiega Maria Dalla Via – un raffinato spettacolo triviale interamente dedicato a loro: le pecore nere del linguaggio. L’ho fatto con il candore di un bambino e per capire quali siano i termini da non dire li ho dovuti pronunciare. Non si può? Che fare allora con queste parole? Eliminarle per sempre dal vocabolario? Condannarle a diventare eufemismi? Adeguarle a sinonimi politicamente corretti? Le parole non possiedono un cervello e non hanno auto coscienza. Non possono essere buone o cattive perché non sono consapevoli, non sanno quello che dicono».

Chiusura di weekend (domenica 4 giugno alle 18) affidata allo spettacolo itinerante targato Campsirago Residenza Amleto. Una questione personale. Un’esperienza, questa, allo stesso tempo individuale e collettiva che prende le mosse dall’indagine dei dubbi amletici. Lo spettacolo, itinerante nel rione lecchese di Pescarenico, attraverso gli interrogativi del principe di Danimarca e il coinvolgimento del pubblico diventa l’occasione per esplorare collettivamente l’onirico e i propri desideri, oltre che a interrogare concetti come l’amore, la follia e il potere. La pièce itinerante, con Anna Fascendini, Barbara Mattavelli, Benedetta Brambilla, Giulietta de Bernardi, Liliana Benini, Marialice Tagliavini, Michele Losi, Sebastiano Sicurezza, Sofia Bolognini e Stefano Pirovano, partirà da Piazza Era e in caso di pioggia verrà recuperata il 5 giugno.

INFORMAZIONI – Gli spettacoli sono a ingresso gratuito con prenotazione sempre consigliata (prenotazioni@teatroinvito.it). Per Amleto. Una questione privata i posti sono limitati e la prenotazione obbligatoria (è aperta una lista d’attesa).

Foto in apertura Luigi Benetti

 

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