ARCHIVIO – “Il Giardino delle Esperidi”: XX edizione per il festival di performing art nel paesaggio. Tutte le anticipazioni

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COLLE BRIANZA – Otto giorni di festival itinerante che si nutre di paesaggio e che parte da una terra, dalle sue valli e dai suoi borghi per diventare luogo d’incontro. Dal 21 al 30 giugno torna Il Giardino delle Esperidi, il festival di performing art nel paesaggio organizzato da Campsirago Residenza con la direzione artistica di Michele Losi e giunto alla sua ventesima edizione. Un’iniziativa che mette al centro il teatro e la natura, proponendo un fitto cartellone di performance su antichi sentieri romanici, in cascine, parchi e ville storiche dei comuni di Colle Brianza, Ello, Olgiate Molgora, Olginate, Sirtori, Valgreghentino, del Parco del Monte Barro (Galbiate) e del Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone.

«Un’edizione “in cammino” – come la definiscono gli organizzatori – che accompagnerà il pubblico ad attraversare a piedi paesaggi naturali, scoprendo o riscoprendo un territorio ancora incontaminato. L’idea alla base – continuano – è quella di unire, attraverso sette diversi cammini performativi, i luoghi di spettacoli, e rendere così un unico grande palcoscenico quello che è da sempre un festival diffuso».

IL PROGRAMMA

ph. Lorenza Daverio, “Nightingale”

Sedici titoli per un totale di oltre 30 repliche che vanno dal teatro immersivo nel paesaggio alla danza e alle nuove tecnologie, dalla prosa alla performing art sperimentale. Tra gli ospiti, alcune delle più interessanti compagnie italiane, a partire da i Motus con OF THE NIGHTINGALE I ENVY THE FATE (Dell’usignolo invidio la sorte) e dalla compagnia sarda Is Mascareddas (vincitrice nel 2023 del Premio Speciale UBU), in scena il 29 e 30 giugno. Carlotta Viscovo presenta per la prima volta Il Corpo della lotta, performance site-specific dello spettacolo teatrale L’estasi della lotta che debutterà in autunno. Campsirago Residenza presenta in prima nazionale Just walking get foreseted, la versione della sua nuova performance per gli spazi naturali. In programma anche due prime regionali (seconde nazionali): Rimaye del collettivo Azioni Fuori Posto e Storie sopra e sotto l’albero della compagnia La Baracca Testoni Ragazzi; ma anche il primo studio di Rette parallele sono l’amore e la morte di Oscar de Summa e l’anteprima Ora felice di Qui e Ora Residenza Teatrale.

Ad aprire il festival è – venerdì 21 giugno alle 17 nel comune di Olginate – la prima delle quattro repliche di Just walking, nella sua versione Urban spaces. Il percorso partirà da Villa Sirtori per arrivare al paese fantasma di Consonno, attraversando luoghi abbandonati di grande interesse storico. Un percorso che attinge da poesia, letteratura e che racconta le esperienze del camminare come pratica collettiva e comunitaria.

Alle 21.15, a Villa Sirtori di Olginate, torna elle Esperidi la compagnia sarda Cada Die Teatro con il monologo Famiglia Puddu di e con Pierpaolo Piludu. Lo spettacolo narra i bombardamenti su Cagliari della Seconda guerra mondiale attraverso gli occhi di un bambino down che ha la sfortuna di avere un padre estremamente ignorante e fascista. Paradossalmente, sarà grazie agli allarmi che dal 1943 incominciarono a risuonare, che il bambino potrà uscire dalla sua casa-prigione, correre per le strade e conoscere un mondo che sino ad allora gli era stato tenuto nascosto.

Nella giornata di sabato 22 giugno il festival si sposta nel Parco del Monte Barro con la performance itinerante Just walking in prima nazionale nella sua versione “get forested” per gli spazi naturali: un percorso che connette il Monte di Brianza al Parco del Monte Barro e al bellissimo e antico eremo di San Michele.

Proprio qui, alle 21, va in scena in prima regionale lo spettacolo di danza Rimaye di Azioni Fuori Posto: a partire da una riflessione sullo scioglimento dei ghiacciai, Rimaye apre un’indagine su ciò che a breve è destinato a sparire, mettendo in relazione corpi umani e corpi glaciali in quanto entrambi modificatori di paesaggio in perenne movimento e custodi di memorie legate al Tempo e alla sua irreversibilità.

Ph. Alvise Crovato, “Crossing experience”

La giornata di domenica 23 giugno si apre alle 11 con la lunga Crossing experience dai giardini di Villa Bertarelli di Galbiate (sede del Parco del Monte Barro) fino alla Cascina La fura di Ello. Un percorso a tappe in compagnia dello scrittore e poeta Tiziano Fratus, del giornalista Oliviero Ponte di Pino, dell’antropologa Daniela Parafioriti, e del direttore artistico Michele Losi. L’esperienza in cammino (della durata di 5 ore), con pause sotto gli alberi, un picnic condiviso, momenti di dialogo tra i conduttori, è dedicata alla relazione con le comunità e con il paesaggio.

Il festival riprende mercoledì 26 giugno a Valgreghentino con l’anteprima di Ora felice di Qui e Ora Residenza Teatrale: uno spettacolo dedicato al bisogno di ritrovarsi, di scoprire di nuovo un senso delle cose in un mondo che sempre più ci sconcerta. Il pubblico siede ai tavoli di un banchetto partecipativo (ogni spettatore è invitato a portare un piatto da condividere) e ascolta la storia di due donne che hanno lasciato tutto e di Dj Bacco, chiamato per animare la serata.

Giovedì 27 giugno ci si sposta a Mondonico, comune di Olgiate Molgora, per l’installazione teatrale tout public Arcipelago di Teatro Telaio, nella quale gli spettatori vengono immersi in un contesto simbolico in cui possono riconoscere metafore dentro le quali orientarsi. A cura di Angelo Facchetti e Francesca Franzè, la performance è in scena in doppia replica alle ore 19.30 e 22.30 (ed è in programma anche per venerdì 28 giugno a Sirtori alle 20 e 22.30). Giovedì 27 giugno alle 21 a Mondonico in scena anche lo spettacolo circense Messieur che figura! del Teatro Tascabile di Bergamo.

Nuova replica di Just walking, nella versione per gli spazi urbani, venerdì 28 giugno alle 17 a Olgiate Molgora: la performance attraversa le vie della città, l’antica ferrovia e le zone legate all’archeologia industriale e abitativa. Sempre il 28 giugno, ma alle 21 a Villa Besana di Sirtori, Oscar de Summa presenta il primo studio di Rette parallele sono lamore e la morte, storia di un amore mancato; tre storie che si tessono tra di loro, come le trame di un tappeto antico e che lasciano affiorare un’immagine: l’immagine di uno sguardo, di una relazione tra due volti che si guardano dritti negli occhi a distanza di tempo, a distanza di spazio. Un nuovo lavoro che indaga, attraverso una scienza ancora incapace di dare spiegazioni, il valore della nostra vita.

Grande attesa per l’ultimo weekend del Giardino delle Esperidi, che si sposta, come ogni anno, a Campsirago Residenza, cuore del festival. Sabato 29 giugno si inizia alle 10 con la visita performativa all’opera di land art virtuale Il sentiero delle acque, di Michele Losi con le musiche di Luca Maria Baldini e la voce narrante di Sebastiano Sicurezza: un percorso poetico, drammaturgico e sonoro alla scoperta della storia e della natura dell’antico sentiero nel bosco che unisce il borgo di Mondonico a quello di Campsirago. Alle 17 torna Just walking Get forested accompagnando il pubblico in un’esperienza immersiva da Olgiate Molgora fino a Campsirago. 

“Flux”, Maura Di Vietri – ph Nicola Cordì

A Campsirago Residenza, la nuova creazione di Maura Di Vietri, prodotta da Fattoria Vittadini: FLUX full experience, un’installazione danzata che attraverso l’uso delle nuove tecnologie offre allo spettatore un’esperienza ibrida a 360°, nell’ambiente digitale prima e nello spazio reale poi. Uno spettacolo immersivo in cui virtuale e performance live collaborano alla creazione di un immaginario condiviso. L’esperienza per lo spettatore è duplice: indossando il visore VR è immerso in uno spazio virtuale, all’interno del quale potrà osservare l’avatar della performer, riprodotta attraverso la tecnica del motion capture, ed entità zoomorfe; tolto il visore, lo spettatore si troverà nello spazio fisico in cui agisce la performer live (FLUX full experience va in scena per dieci spettatori alla volta ogni ora sabato 29 e domenica 30 giugno dalle 16.30 alle 19.30).

Alle 21 di sabato 29 giugno Carlotta Viscovo presenta per la prima volta Il corpo della lotta, performance site-specific dello spettacolo teatrale L’estasi della lotta che debutterà in autunno al FIT di Lugano, una co-produzione TrentoSpettacoli, Elsinor Centro di Produzione Teatrale, LAC, con il sostegno di Qui e Ora Residenza Teatrale e Campsirago Residenza. Al centro del lavoro, e del rapporto tra Camille Claudel e il suo maestro Auguste Rodin, c’è il legame tra movimento corporeo e scultura, tra vita e arte. In uno spazio in natura, il corpo della performer dialoga con la scultura di Claudel, si pone in scena come opera d’arte e artista, mentre lo scultore disegna ispirato da ciò che accade. Alle 22.15 spazio ai Motus con OF THE NIGHTINGALE I ENVY THE FATE (Dell’usignolo invidio la sorte). La battaglia di Cassandra è rievocata dal corpo-voce di Stefania Tansini nei momenti che precedono la sua ingiusta uccisione.

L’ultima giornata di Festival, domenica 30 giugno, inizia alle 10 con una seconda visita performativa al Sentiero delle acque, mentre alle 12.30 tornano le performer di Qui e Ora Residenza Teatrale con Ora felice e dalle 16.30 Maura Di Vietri con FLUX full experience. Alle 21, sempre a Campsirago Residenza, il festival ospita Dialogo con la morte della compagnia Is Mascareddas, con Antonio Murru e i burattini di Donatella Pau. Per il finale, ritorno dei Motus con OF THE NIGHTINGALE I ENVY THE FATE (Dell’usignolo invidio la sorte) alle 22.15 sul palco di Campsirago Residenza.

Tutti i giorni il pubblico può partecipare alla performance Hamlet private di Campsirago Residenza con Anna Fascendini e Giulietta De Bernardi: una performance unica nel suo genere che offre a un solo spettatore per volta un’esperienza privata ed esclusiva, rilettura della storia di Amleto attraverso il sistema di ventidue carte originali e il coinvolgimento diretto dello spettatore, che diventa così artefice della riscrittura del dramma shakespeariano e, nello stesso tempo, ha la possibilità di indagare i propri dubbi. La performance si ripete cinque volte al giorno dalle 15 alle 19: 21 giugno a Villa Sirtori di Olginate; 22 giugno nella Chiesa di S. Michele di Galbiate; 23 giugno a Cascina La Fura di Ello; 26 giugno nell’Oratorio di S. Giuseppe di Valgreghentino; 27 giugno Stazione di Olgiate M.ra; 28 giugno a Villa Besana, Sirtori; 29 e 30 giugno a Campsirago.

Per informazioni: www.ilgiardinodelleesperidifestival.it

BIGLIETTI: QUI TUTTI I DETTAGLI SUI BIGLIETTI E SUI PREZZI

Qui il programma in pdf scaricabile.

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