In scena allo Spazio Oto Lab “Odissea Penelope” di Giuseppe Argirò.
Dal 18 al 20 giugno tre giorni di festival targato Les Cultures OdV
LECCO – Iaia Forte veste i panni di Penelope e guida il pubblico in un viaggio ironico e struggente attraverso i luoghi visitati da Ulisse, accompagnata da un repertorio musicale che include brani, tra gli altri, di Debussy, Chopin, Schumann e Piazzolla. Si apre così, con lo spettacolo Odissea Penelope in programma per venerdì 18 giugno alle 20.45 allo Spazio Oto Lab di Lecco, la tre giorni de Il viaggio al femminile, iniziativa promossa nell’ambito di Immagimondo da Les Cultures OdV e incentrata proprio sulla declinazione al femminile del tema che da sempre è al centro del longevo festival lecchese: il viaggio. Tre giorni, dal 18 al 20 giugno, in cui ascoltare il racconto di viaggiatrici in solitaria, riflettere sul viaggio forzato di chi è in cerca di un migliore futuro e assistere a produzioni culturali come, oltre alla pièce di venerdì sera, la proiezione di Sono innamorato di Pippa Bacca di Simone Manetti (sabato sera) e il reading tra parole e musica Basilisse (domenica sera).
E l’evento inaugurale ha per protagonista il teatro: uno spettacolo, Odissea Penelope, su drammaturgia e regia di Giuseppe Argirò e che, come anticipato, vede in scena la nota attrice teatrale e cinematografica napoletana Iaia Forte, che con trasformismo vocale si calerà nei panni, di volta in volta, dei personaggi e degli eroi omerici, qui rappresentati come grotteschi, brillanti, moderni e profondamente umani. Uno spettacolo tra parole e musica liberamente ispirato all’Odissea: un grande classico che guarda, però, alla modernità grazie a una narrazione senza tempo di tematiche universali quali l’umanità, i vizi e le virtù.
La pièce si focalizza, come sottolinea Argirò nelle note di regia, sul «punto di vista tutto al femminile dell’attesa: il travaglio interiore della fedeltà a un’idea. L’adesione consapevole dell’eroina di Itaca alle vicende di viaggio di Ulisse – spiega il regista – esprime la rivendicazione del dolore, dell’abbandono e della solitudine. Penelope e Ulisse compiono lo stesso viaggio: Penelope viaggia nella sua anima rimanendo ferma, stanziale, apparentemente immobile; libera nella costrizione e prigioniera della sua libertà, rivendica il diritto all’assenza. “Odissea Penelope” – continua – rivendica il diritto della donna ad esistere, a chiamarsi con un nome proprio, affermando un’identità che non può essere decisa a priori da nessun sistema culturale. Nella memoria si consuma la violenza. Rimane il dolore muto e silenzioso che nega qualsiasi forma di rimozione ritrovando, nella parola e nel teatro, l’unica forma di rappresentazione possibile».
INFORMAZIONI – Ingresso intero 15 euro, ridotto 11-14 anni 10 euro, gratuito per under 11. L’evento è riservato ai soci di Les Cultures: a chi non è già socio è richiesta la compilazione del modulo di tesseramento e l’acquisto della tessera, costo 5 euro e gratuita per gli under 14. Biglietti in vendita su www.eventbrite.it. Apertura porte alle 19.