ROBBIATE – «…ogni mattina, nello svegliarsi, ella sperava per quel giorno, e ascoltava ogni rumore, si alzava di soprassalto, si stupiva che nulla accadesse; poi al tramonto sempre più triste, desiderava trovarsi all’indomani». L’anima irrequieta di Emma Bovary, il suo sogno romantico e il desiderio di avere una vita agiata, ricca di stimoli. E poi il senso di frustrazione, la quotidiana delusione, la noia della provincia, lontana dalla mondanità. Il capolavoro di Gustave Flaubert si fa contemporaneo: una Madame Bovary dei giorni nostri, ambientata nella campagna piemontese e messa in scena dal Teatro della Caduta di Torino. Si tratta del secondo appuntamento con I luoghi dell’Adda, il festival promosso da Teatro Invito e che porta spettacoli, musica e recital in parchi, cascine, ville e conventi situati nei pressi dell’Adda, in diversi comuni che costeggiano il fiume. Dopo l’apertura affidata a La tregua, venerdì 5 giugno tocca alla Madama Bovary scritta e interpretata da Lorena Senestro, diretta da Marco Bianchini e musicata da Eric Maestri.
Uno spettacolo che andrà in scena nel parco di Villa della Concordia, a Robbiate, e che dalle 21 condurrà nell’universo di Flaubert, in un’ambientazione di provincia che, questa volta, è tutta italiana. La campagna piemontese, quindi: luoghi in cui la stessa Senestro è cresciuta e di cui l’autrice evoca personaggi e atmosfere attraverso espressioni dialettali e versi di Cesare Pavese e Guido Gozzano. «Per questo spettacolo – spiega, infatti, l’autrice – mi ispiro al celebre romanzo di Flaubert, nel quale ritrovo ascendenze culturali e riferimenti indiretti alla mia biografia. Sono cresciuta in campagna, a stretto contatto con la natura, nell’immobilismo e nella noia della provincia; a ventidue anni, fuori dalle aspettative della mia famiglia, mi sono trasferita in città, per coltivare le mie passioni, prima fra tutte quella per la letteratura e il teatro, senza mai abbandonare quel sentimento originario del vivere che solo l’infanzia trascorsa a contatto con i ritmi della campagna può offrire. Autori come Flaubert, Gozzano e Pavese mi forniscono parole adeguate, che non sarei in grado di inventare, per descrivere una vasta gamma di esperienze umane della nostra epoca. Soprattutto parto dal “bovarismo” come sentimento onnicomprensivo, che abbraccia tanti temi esistenziali».
Sì, perché, in fondo, Emma non è solo personaggio ottocentesco: la sua immaginazione creatrice, i desideri romantici e le realistiche illusioni ci accompagnano in ogni tempo e luogo. «Le vicende esistenziale di Emma Bovary – conclude infatti Senestro – offrono un campionario di tematiche di grande attualità: la paura di agire, che è un male moderno; le false chimere, uguali in ogni tempo, e i danni provocati da una cultura che spinge il desiderio in territori aridi e illusori; la dialettica tra città e provincia, tra nuovo e tradizione».
INFO – Lo spettacolo è a ingresso libero. In caso di pioggia ci si sposterà nella sala consiliare di Robbiate. Per info: www.teatroinvito.it/i-luoghi-dell-adda/