OLGIATE MOLGORA – Cos’è l’identità? Si tratta di qualcosa che definisce un singolo individuo oppure una comunità? E cosa significa, oggi, avere un’identità? Domande le cui risposte presuppongono un’ampia riflessione e che stanno alla base dello spettacolo al quale la Piccola Compagnia Dammacco di Modena sta lavorando da alcuni mesi. Si tratta di Esilio, una pièce teatrale che andrà in scena tra circa un anno e che nella serata di mercoledì 25 giugno verrà proposta in una versione inedita, dal titolo Appunti per un Esilio, in programma a partire dalle 21 nella cornice di Villa Sommi Picenardi, a Olgiate Molgora.
Parte della rassegna di teatro, musica e danza Il Giardino delle Esperidi, la serata vedrà salire sul palco colui che alla compagnia ha dato il nome: Mariano Dammacco, insieme autore e attore di un monologo che, come anticipavamo, vuole essere una sorta di anticipazione, di work in progress, di presentazione di materiali drammaturgici e scenici che raccontano il percorso di preparazione dello spettacolo Esilio, secondo passo della Trilogia della Fine del Mondo. Una produzione, questa, alla quale la Piccola Compagnia Dammacco di Modena sta lavorando dallo scorso aprile e che, stando ai pronostici, dovrebbe debuttare entro l’estate 2015.
Ed ecco che, in attesa di quella data, Appunti per un Esilio rappresenta un assaggio del futuro spettacolo. Protagonista, anche qui, una figura dal nome emblematico: Esilio, appunto. Lui, solo sul palco, attraverso una drammaturgia tesa a creare scenari poetici, surreali, grotteschi e umoristici solleverà tutta una serie di questioni legate al tema dell’identità. Domande, le sue, che saranno rivolte direttamente allo spettatore e che proveranno a definire cosa significhi il concetto di identità. Si tratterebbe, quindi, di un’identità collettiva? Oppure di una individuale? Sarebbe forse un’identità politica, etnica, religiosa? Attraverso il suo monologo Esilio parlerà, quindi, di una città di esiliati, dove c’è chi non appartiene più ad alcuna comunità e si strugge nel provare a riconoscere, intorno a sé, dei segni che possano farlo sentire parte di un’identità più ampia, di qualcosa che vada oltre il se stesso.
A SEGUIRE – Al termine dello spettacolo, a partire dalle 22.15, sarà la volta di Essere o/e non essere ovvero omaggio all’arte dell’attore, un videomaggio di Mario Bianchi che riproporrà le immagini di tutti gli Amleti comparsi sullo schermo. Un tributo, quindi, alla figura dell’attore, alla sua arte, al suo saper rendere vivi i personaggi che interpreta. L’ingresso è libero.
L’appuntamento è per mercoledì alle 21, presso Villa Sommi Picenardi, Olgiate Molgora. Biglietti: intero 10 euro, ridotto 8 euro. Info: www.scarlattineteatro.it