FIUME ADDA – L’attualità di una delle commedie più antiche del mondo e uno sguardo teatrale alle vicende dei rifugiati e al futuro del nostro continente. Sono i due spettacoli del secondo weekend de I Luoghi dell’Adda, la rassegna targata Teatro Invito e che fino al 7 di luglio porta il teatro in alcuni dei luoghi più belli del fiume lombardo. In scena venerdì 9 e domenica 11 giugno, nello specifico, La commedia più antica del mondo e L’immaginifica storia di Espérer, rispettivamente a Robbiate e Imbersago.
Partenza affidata a La commedia più antica del mondo, in programma venerdì 9 giugno alle 21.15 nel Parco di Villa Concordia di Robbiate (in caso di pioggia nella palestra della Scuola Primaria di via Sant’Alessandro 39). Con Massimo Grigò, qui nei panni di un brillante accademico che prova a rispondere agli interrogativi suscitati da Gli Arcanesi di Aristofane, lo spettacolo racconta la storia di Diceopoli, contadino stufo della guerra che stipula con Sparta una pace personale, fondando una sua polis alternativa. Un’opera famosa per il suo pacifismo e per la denuncia della corruzione dei costumi e che ci interroga anche sulla possibilità di immaginare un mondo diverso e più giusto, sul fatto se si possa essere al tempo stesso grandi umanisti e insolenti, eleganti e osceni, anarchici e civili. «Gli Arcanesi – si legge nella presentazione dello spettacolo – è la più antica commedia del mondo. Oggi non è più in repertorio, nessuno la mette più in scena, ma il suo dispositivo comico, ripulito dai cascami del tempo, è ancora esplosivo. Con un ghigno rabbioso e idealista, Aristofane costruisce un nuovo mondo: un mondo libero da ingiustizie e ipocrisie, dove non esistono la povertà e la guerra – insomma un’utopia, innescata dalla miccia formidabile dell’eroismo comico, capace di stravolgere, inventare e dominare». Alle 19.30 è previsto un aperitivo nel Parco a cura di Punto Ristorazione (prenotazione obbligatoria 5 euro).
Ci si sposta a Imbersago per il secondo appuntamento del fine settimana. Domenica 11 giugno alle 21.15 in Piazza Garibaldi (in caso di pioggia nella Mediateca) si terrà, infatti, L’immaginifica storia di Espérer di e con Antonio Damasco, sul palco insieme a Laura Conti e Maurizio Verna. Si tratta di uno spettacolo che ha preso forma nel 2015 quando, nel tentativo di superare il confine tra Italia e Francia, alcuni migranti sono stati costretti a riparare sugli scogli per oltre quattro mesi. Da questi fatti è nata una favola allegorica confluita in un libro illustrato da Alice Tortoroglio e diventata successivamente lo spettacolo teatrale in scena a Imbersago. «Espérer – spiegano dalla compagnia – è un’isola nata dagli scogli di Ventimiglia e dall’incrocio di molte storie, la prima di queste è quella di Fridtjof Nansen: scienziato ed esploratore norvegese che 1922 ricevette il Premio Nobel per la pace dopo aver inventato il Passaporto Nansen, un originale documento di viaggio che permise ad apolidi e profughi di guerra di sfuggire ai genocidi e ai totalitarismi; ne beneficiarono 450.000 persone e tra queste alcuni degli artisti che hanno illuminato il secolo scorso: Chagall, Stravinskij e Nabokov. Da questo passaporto venne redatto il documento di viaggio descritto dalla Convenzione di Ginevra del 1951 sullo status dei rifugiati». Uno spettacolo che parla all’Europa di oggi, quindi, ma anche a quella del futuro: durante la serata verrà infatti offerto un simbolico Certificato di esistenza per l’isola itinerante di Espérer, «una nuova isola europea che non chiederà visti o passaporti alle sue frontiere e per farne parte bisognerà soltanto esistere».
INFORMAZIONI – Gli spettacoli sono a ingresso gratuito con prenotazione sempre consigliata (prenotazioni@teatroinvito.it).
Foto in apertura @ Antonio Ficai.