LECCO – Mario Pirovano nell’intramontabile Mistero buffo di Dario Fo; Corrado d’Elia nel suo Iliade; Atir Tetro Ringhiera nell’anteprima nazionale di Un alt(r)o Everest. E poi il ritorno nel lecchese di Esilio della Piccola Compagnia Dammacco, i Luf in concerto, il flamenco di Livio Gianola, un’altra anteprima nazionale con Party at the window di Samotracia Teatro Danza e molto altro. Dopo l’inaugurazione di sabato 17 dicembre, lo Spazio Teatro Invito di via Foscolo, a Lecco, si prepara alla sua prima stagione teatrale: un ricco cartellone che da gennaio ad aprile 2017 vedrà susseguirsi sul nuovissimo palcoscenico cittadino spettacoli e concerti, il tutto sotto la direzione artistica di Teatro Invito.
Un calendario che porta in città e in modo stabile l’esperienza di una compagnia da trent’anni attiva sul territorio e promotrice di apprezzati festival teatrali, dall’ormai consolidato L’ultima luna d’estate a I luoghi dell’Adda. E nello spazio appena aperto confluirà uno stile teatrale che ormai è marchio di fabbrica della compagnia, fatto di una costante contaminazione tra i generi e di un’attenzione alla sperimentazione, al teatro di ricerca. Così, allo Spazio Teatro Invito, si danno appuntamento produzioni e compagnie che i fedeli dei festival estivi hanno già avuto modo di conoscere: un ritorno, potremmo dire, per Atir, Dammacco o la Compagnia Corrado d’Elia, senza dimenticare realtà del territorio quali Campsirago Residenza, lo stesso Teatro Invito o Fragile Artists.
LA STAGIONE NEL DETTAGLIO – Ad aprire la stagione 2017 è Mario Pirovano, colui che è l’erede teatrale del grande Dario Fo: a lui, infatti, il premio Nobel scomparso quest’anno ha affidato il suo repertorio e a lui spetta portare in scena, oggi, uno dei pezzi più celebri del giullare milanese, il Mistero Buffo. Uno spettacolo dall’immancabile grammelot, grottesco e divertente, in programma per il 20 gennaio.
Mater strangosciàs, noto testo di Giovanni Testori, viene portato in scena, invece, da Teatro Periferico: sul palco il 3 di febbraio, Dario Villa darà voce alla Vergine Maria, che ai piedi della croce si interroga sul mistero della morte e della risurrezione di Cristo. Una Madonna, quella immaginata da Testori, dai tratti umani, lontana dall’iconografia classica.
Per il terzo appuntamento (il 17 febbraio) torna in scena Cervantes sulle note del flamenco, un evento che rende omaggio a Miguel de Cervantes e che avrà per protagonista l’unico chitarrista non spagnolo ad aver scritto musiche flamenco per il prestigioso Ballet National de España: Livio Gianola. Sarà il musicista a trasportare i presenti, aiutato dall’attore nonché direttore artistico del teatro Luca Radaelli, nella Spagna del Seicento.
Teatro Invito è protagonista, poi, di due serate: il 24 e il 25 febbraio tocca, infatti, a Macbeth Banquet, spettacolo in cui la sanguinaria vicenda di Macbeth viene narrata da un cuoco che tra pentoloni e coltelli sviscera il testo shakespeariano, interpreta i vari personaggi, crea un curioso parallelismo tra la cucina e la tragedia del Bardo. Nel panni nel cuoco, ancora una volta, Luca Radaelli.
Si rimane tra le compagnie del territorio il 3 marzo, quando ad andare in scena è Passioni di Campsirago Residenza – Pleiadi Art Productions. Diretto da Michele Losi, lo spettacolo è un one woman show: Mariasofia Alleva parte da quattro personaggi femminili per comporre l’affresco di una donna, mostrata da diversi punti di vista. Un viaggio, questo, attraverso epoche storiche, contesti sociali, emozioni e situazioni individuali.
Attesa per il 10 marzo, invece, la compagnia milanese Atir Teatro Ringhiera, che a Lecco porta l’anteprima nazionale di Un alt(r)o Everest, di e con Mattia Fabris e Jacopo Bicocchi. Una storia, questa, che racconta difficoltà e passaggi obbligatori messi dalla vita dinanzi a ognuno di noi. «Crepacci – si legge nella presentazione – Non possiamo voltarci dall’altra parte e non possiamo girarci attorno, ma solo attraversarli».
Dopo la danza di Fragile Artists, che il 17 marzo porta sul palco il nuovo Bastarda, venerdì 24 è in programma una serata jazz con Instant Jazz Collective, formazione che vede musicisti provenienti da diverse esperienze musicali – dal bebop al free, dal pop alla contemporanea – proporre un mix di brani dei grandi del jazz e improvvisazione.
Tocca a Esilio della Piccola Compagnia Dammacco, invece, il 31 marzo. Una pièce che racconta la drammatica storia di un uomo alle prese con la perdita del lavoro, mentre il 7 di aprile arriva Corrado d’Elia con il suo Iliade. Un moderno cantore, potremmo dire, per uno dei pilastri della letteratura occidentale: è nei suoi versi che sono racchiusi, infatti, i fondamenti della nostra cultura. L’amore e l’odio che Omero cantava, «le gesta dei grandi uomini, le loro passioni – si legge nella presentazione dello spettacolo – sono i medesimi di oggi, con la stessa potenza dirompente e il loro essere sentimenti assoluti».
Musica, invece, il 21 di aprile, quando la stagione ospita i Luf. Come sempre capitanati da Dario Canossi, in questa occasione i lupi presentano brani del loro ultimo album, Delaltèr (qui la nostra recensione), intervallati da letture partigiane a cura di Teatro Invito. Chiude la lunga programmazione, infine, l’anteprima nazionale di Party at the window di Samotracia Teatro Danza, un dialogo tra danza e parola in cui i protagonisti mettono a nudo paure, fragilità, incertezza dell’ignoto.
INFORMAZIONI – Biglietto intero: 15 euro; Convenzioni Arci e utenti Acel Service: 12 euro; Ridotto under 30: 9 euro. Abbonamenti: stagione intera 120 euro; stagione intera convenzioni: 100 euro; stagione intera under 30: 80 euro. Prenotazioni via mail: segreteria@teatroinvito.it. Info: 0341 1582439, www.teatroinvito.it.