CAMPSIRAGO – Da Àbito di Agnese Bocchi e Tobia Scarrocchia ad Alfredino di Fabio Banfo, fino alla nuova coproduzione Teatro Invito/Compagnia Walter Broggini Lear e il suo matto e alla lettura integrale delle opere del grande Cesare Pavese. Continua la cavalcata de Il Giardino delle Esperidi, il festival di Campsirago Residenza che entra nella seconda settimana con tre giorni – da martedì 27 a giovedì 30 giugno – di appuntamenti, prima del ricchissimo weekend finale.
Al centro di martedì 27 la doppia replica di Àbito di e con Agnese Bocchi e Tobia Scarocchia, spettacolo allestito a Palazzo Gambassi di Campsirago (Colle Brianza) in una speciale versione site-specific che andrà in scena alle 18 e alle 22. La pièce vuole esplorare le dinamiche e le contraddizioni dell’esistenza dalla prospettiva di una coppia che non esce mai di casa. «In Àbito – spiegano dalla compagnia – i panni sporchi si lavano dentro casa fino a stracciare la realtà con il sogno e la vita appare come un elefante nel salotto. Impossibile ignorarla. Impensabile spostarla con un semplice invito ad andarsene». Lo spettacolo sarà replicato anche mercoledì 29 negli stessi orari e giovedì 30 solo alle 18, sempre a Campsirago.
Protagonista della giornata di mercoledì 28 giugno è, invece, Alfredino, pièce in programma alle 21 a Villa Patrizia di Sirtori e che affronta uno degli eventi mediatici più significativi dell’Italia repubblicana: la storia di Alfredo Rampi, bambino precipitato a 36 metri di profondità nel pozzo di Vermicino. Sul palco, Fabio Banfo ripercorrerà quella storia: la prima diretta no-stop, un vero e proprio evento che ha unito il paese, ma senza lieto fine. Una vicenda, questa, simile a tante storie italiane e che porta con sé un mix di coraggio e improvvisazione, ma anche di conflitti politici e vanità. Una storia, insomma, che fornisce un perfetto spaccato dell’Italia di inizio anni Ottanta.
Sarà la nuova coproduzione di Teatro Invito e Compagnia Walter Broggini Lear e il suo matto lo spettacolo serale di giovedì 30 giugno, fissato per le 21 in piazza San Giorgio di Valgreghentino. Un incontro, quello tra l’attore Luca Radaelli e il burattinaio Walter Broggini, per un Re Lear in cui la scena è ridotta a una baracca di burattini e dove tutto è permeato di black humour. «Brighella – spiegano dal festival – si identifica con il cattivo, il bastardo Edmund, il lombardo Pirù si appropria delle caratteristiche del Fool e del fedele Kent per accompagnare Lear nel percorso che lo porterà solo attraverso la follia a essere saggio, così come, parallelamente, il deuteragonista Gloucester solo con la cecità riuscirà a vedere. In questa razza di mondo dove i ciechi guidano i matti».
Nelle tre giornate continuerà, infine, la lettura integrale dal vivo delle opere di Cesare Pavese, iniziata lunedì 27 e che il festival ripropone dopo 13 anni: dalle sette del mattino a mezzanotte, sul palco di Palazzo Gambassi (Campsirago), numerosi attori e attrici si alterneranno nella lettura dal vivo e le loro voci saranno diffuse lungo il versante sud del Monte di Brianza, per inondare il paesaggio e i sentieri con le liriche e le prose di Pavese.
INFORMAZIONI – I biglietti costano 15 euro (12 euro ridotto per under 20 e over 65). Per gli spettacoli di teatro per le nuove generazioni (Corpo lib(e)ro e Hansel e Gretel) c’è un biglietto unico di 8 euro. Per informazioni 039 9276070, esperidi@campsiragoresidenza.it e www.ilgiardinodelleesperidifestival.it.
Foto in apertura di Filippo Luzi e Viola Trombetta