ARCHIVIO – “Suoni tra le rovine”: a passeggio per Consonno tra musica e letture

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OLGINATE – Un itinerario paesaggistico, letterario e musicale attraverso i segreti di Consonno. Questa la suggestiva proposta dell’associazione Monte di Brianza, che per la serata di venerdì 11 luglio, a partire dalle 21, promuove l’iniziativa Suoni tra le rovine. Consonno, dicevamo, che proprio dal 2014 si trova nel cuore del Parco del Monte di Brianza. Consonno, il cui nome basta a evocare l’idea di abbandono, e dietro a questa idea il ricordo di un progetto avanguardistico, forse un po’ folle, che la voleva scintillante città dei balocchi del lecchese. 

E così, mentre si percorreranno le vie della «città fantasma», il pianoforte di Gianluca Origgi e il flauto di Damiano Cricrì evocheranno atmosfere di malinconico straniamento, attraverso melodie tratte anche dalla tradizione ebraica. Le letture saranno invece affidate all’interpretazione di Carlo Arrigoni, «poeta e attore per diletto», come lui stesso ama definirsi, che la Brianza la conosce bene e che presterà la sua voce a estratti di Vajont: quelli del dopo di Mauro Corona e ad altri brani accomunati dal tema dello spaesamento.

locandina consonnoMa sarà sicuramente Consonno, la città fantasma surreale e un po’ inquietante che tutti i lecchesi (e non solo) conoscono e guardano con un misto di apprensione, fascino e disgusto, la maggiore protagonista di questa serata. Un’occasione per parlare di alienazione e di incuria e per riflettere, per metafora, sul tema attuale dell’impatto ambientale di certe operazioni «scriteriate», perché «pochi paesi – si legge sul sito dell’associazione Monte di Brianza – sono stati distrutti due volte negli ultimi 60 anni. Consonno – spiegano dall’associazione – fu atterrata dal delirante sogno progressista degli anni Sessanta, che la volle trasformare da insediamento agricolo collinare a cittadina delle feste. L’operazione scriteriata ed incurante degli impatti ambientali ne causò anche la seconda distruzione. La frana e decenni di abbandono la portano alla post-naturalità attuale».

Eppure, di Consonno, sopravvive ancora quell’atmosfera triste ma piena di fascino che «ormai da tempo – proseguono – attrae artisti, documentaristi, registi, fotografi, progettisti, architetti. Li attrae da sola, senza l’aiuto di nessuno».

Si viaggerà attraverso quell’atmosfera, dunque, fra le rovine. Nell’emozione, e nel ricordo. Si viaggerà nelle paure e nei sogni. Nella devastazione e nella rinascita. Si viaggerà nella notte, per vedere con occhi nuovi le macerie del paese dei balocchi, un tempo così splendido e ora ridotto a poco più che un cumulo di rovine. Intanto che calerà la sera, come sempre è stato, come sarà sempre.

Ritrovo alle 21 presso la Chiesa di San Maurizio a Consonno, Olginate. Rientro previsto per le 23 per una fetta di torta offerta dall’associazione.

Il costo di partecipazione è 5 euro (gratis per i soci e per i bambini fino ai 12 anni). Informazioni e prenotazioni all’indirizzo mail info@montedibrianza.it.

In occasione dell’evento, apertura straordinaria della sbarra da Olginate (via Belvedere) e da Villa Vergano. Si consiglia di portare una torcia.

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L'autore di questo articolo

Katia Angioletti