ARCHIVIO – Una serata sul tema delle migrazioni. A Lecco la proiezione di “L’ordine delle cose” di Segre. In sala l’assistente alla regia Dagmawi Yimer

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LECCO – I migranti. Il Mediterraneo. I diritti umani. Una serata per riflettere sul tema delle migrazioni e per provare a rispondere a una domanda che fa da sfondo all’ultima pellicola di Andrea Segre: come tenere insieme la legge di Stato e l’istinto umano di aiutare qualcuno in difficoltà? In programma per venerdì 9 marzo 2018 alle 21, nella Sala Ticozzi di Lecco, e promosso da Qui Lecco Libera, l’evento avrà per protagonista proprio il film firmato dal regista veneto e presentato all’ultima Mostra del cinema di Venezia: L’ordine delle cose. Una proiezione speciale, che sarà seguita da un dibattito sul tema e che potrà contare sulla presenza in sala anche di Dagmawi Yimer, assistente alla regia del film nonché protagonista e coautore del documentario di Segre del 2008 Come un uomo sulla terra.

l'ordine delle cose1La pellicola racconta la storia di Corrado (qui interpretato da Paolo Pierobon), funzionario del Ministero degli Interni specializzato in missioni internazionali contro l’immigrazione clandestina. È a lui che viene affidato, infatti, il compito di controllare e arginare i viaggi illegali dalla Libia verso l’Italia. Una missione complessa: la Libia del dopo Gheddafi è attraversata da forte tensioni interne e la strada appare tutta in salita. Ma Corrado, almeno all’inizio, sembra determinato e risoluto: dialoga con i colleghi e sa muoversi tra le stanze di potere, questo almeno sino all’incontro con Swada, donna somala che sta provando a scappare dalla detenzione libica e ad attraversare il Mediterraneo, per raggiungere il marito in Europa. Un incontro che sembra minare quello che, forse, è il primo meccanismo di autodifesa in un contesto di questo tipo: mai entrare in confidenza con un migrante.

L’ingresso alla serata è libero.

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