LECCO – Dopo l’approfondimento dedicato a L’angelo sterminatore, il modulo che il corso Capire la storia del cinema consacra al maestro Luis Buñuel si chiude con il quinto e ultimo incontro: quello dedicato al periodo che va dal ’66 al ’77. Un periodo, questo, in cui il regista spagnolo firma film come Bella di giorno, La via lattea e il famosissimo Il fascino discreto della borghesia, pellicola che è la vera protagonista della lezione di mercoledì 20 aprile. Un nuovo appuntamento, quindi, con il corso promosso dall’associazione Dinamo Culturale, che mercoledì sera, a partire dalle 21 e all’interno del Centro Polifunzionale di via dell’Eremo (Lecco), vedrà l’organizzatore e ideatore del corso Massimo Ferrari approfondire l’ultima fase creativa del grande maestro.
Al centro del focus, come anticipato, il film del ’72, un’opera che torna a prendere di mira, pur con un tono forse più ironico, la classe borghese. A metà tra sogno e realtà, proprio in perfetto stile Buñuel, due coppie borghesi e alcuni personaggi grotteschi – tra loro un governatore di un’immaginaria repubblica delle Banane, Miranda – cercano di organizzare una cena. Un intento difficile: senza razionali spiegazioni, ai nostri risulterà complicato riuscire a cenare insieme, vuoi perché non si intendono sulla data, vuoi perché muore il proprietario del ristorante scelto.
Una serie di strani avvenimenti rende l’organizzazione della cena un’ardua impresa, e i personaggi paiono accettarlo come fosse qualcosa di naturale. Personaggi che ancora una volta si fanno emblema di una classe sociale meschina, fatta di uomini e donne che dietro una facciata ipocritamente elegante, gentile e raffinata nascondono segreti e immoralità.
«Questo opus n. 30 dello spagnolo di Calanda – così ne parla Il Morandini. Dizionario dei film – è forse il suo film più francese e squisito: la trovata del Pranzo Continuamente Interrotto potrebbe far da motore a una commedia di boulevard. L’angelo sterminatore ha in mano il fioretto dell’ironia e lo maneggia con grazia incantevole, ma, surrealista sereno e sorridente, ricorre all’esplosivo onirico per far saltare in aria la borghesia e i suoi pilastri: polizia, chiesa, esercito. I sogni non servono a evadere dalla realtà, ma a farla conoscere più profondamente».
L’ingresso è libero. Per informazioni: capirelastoriadelcinema@gmail.com