LECCO – Da Martin Eden di Pietro Marcello a L’ufficiale e la spia di Roman Polański, passando per Tutto il mio folle amore di Gabriele Salvatores. Dieci nuovi titoli per la seconda parte de I giovedì del Palladium, il cineforum in programma proprio al Cineteatro Palladium di Lecco. Dopo la pausa natalizia, riparte il 23 gennaio 2020 la sempre molto attesa rassegna cittadina: un cartellone composto, come detto, da dieci proiezioni, tutte in programma alle 21.
A inaugurare questa nuova parte del cineforum è, il 23 gennaio, Mio fratello rincorre i dinosauri di Stefano Cipani. Protagonista è Jack, che fin da piccolo ha sempre creduto alla tenera bugia raccontata dai suoi genitori, ossia che suo fratello Gio – in realtà affetto da sindrome di Down – fosse un bambino dotato di super-poteri. Poi, con l’età, la verità che si palesa e le difficoltà, per un adolescente come Jack, nel far fronte ai comportamenti bizzarri e imprevedibili di Gio, che affronta la vita in un modo tutto suo.
Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile a Luca Marinelli durante l’ultima mostra del cinema di Venezia, Martin Eden di Pietro Marcello è in programma per il 30 gennaio. Tratto dall’omonimo romanzo di Jack London pubblicato nel 1909, il protagonista è il marinaio Martin Eden, che si barcamena tra lavori occasionali e usuranti. Decisivo sarà l’incontro con la borghese Elena Orsini, che diventerà un’ossessione amorosa e insieme simbolo dello status sociale ambito dal giovane. Martin inseguirà il sogno di diventare scrittore a costo di sacrifici e fatiche, affrontando i limiti della propria umile origine e del deficit d’istruzione.
Si fa un tuffo nello Yorkshire del primo Novecento con Downton Abbey, film diretto da Michael Engler, basato sull’omonima serie tv britannica e in programmazione il 6 febbraio. Ritroviamo i medesimi protagonisti – da Lord Robert Crawley e sua moglie Cora alle figlie Mary e Edith – qui alle prese con i preparativi in vista della visita di re Giorgio V e della regina Mary, di passaggio nello Yorkshire, e con i numerosi imprevisti.
Il 13 febbraio si passa a Tutto il mio folle amore, ultimo film di Gabriele Salvatores. Protagonista è, qui, Willi, un cantante squattrinato che si esibisce tra Nord Italia, Slovenia e Croazia. Nessun legame sentimentale un figlio abbandonato alla notizia della gravidanza. Poi, un giorno, la decisione di fargli visita, scoprendo che è affetto da una forma di autismo, e l’inaspettata idea di passare qualche giorno insieme…
Diretto da Gianni Aureli, Aquile randagie è fissato per il 20 febbraio e racconta il mondo Scout e le vicende di tutti quei ragazzi che si ribellarono alla decisione di Mussolini di chiudere le associazioni giovanili e che, clandestinamente, salvarono centinaia di vite dalla persecuzione nazifascista.
Il 27 febbraio tocca a Yesterday, film diretto da Danny Boyle e incentrato su Jack Malik, giovane musicista di una piccola cittadina inglese in cerca di un po’ di notorietà. Dopo un misterioso blackout mondiale, Jack scopre di essere l’unica persona a ricordare le canzoni dei Beatles: cavalcherà questa bizzarra amnesia globale spacciando le canzoni per sue.
A mano disarmata di Claudio Bonivento è in cartellone, invece, per il 5 marzo. Un film, questo, in cui Claudia Gerini veste i panni di Federica Angeli, la giornalista di Repubblica che dal 2013 vive sotto scorta a causa delle minacce mafiose ricevute in seguito alle sue inchieste sulla criminalità organizzata a Ostia. Un racconto delle tappe della sua sfida alla malavita.
Il 12 marzo è la volta di Tutti pazzi a Tel Aviv del regista palestinese Sameh Zoabi. Protagonista è Salam, palestinese che vive a Gerusalemme e che fa l’assistente ai dialoghi per una nota e seguita soap-opera antisionista intitolata “Tel Aviv brucia”. Per raggiungere gli studi televisivi, ogni giorno Salam deve passare attraverso un posto di blocco israeliano e i suoi guai inizieranno quando il comandante Assi pretenderà di interferire nella sceneggiatura.
Si prosegue con La verità di Hirokazu Koreeda il 19 marzo, film che è la storia di un rapporto conflittuale: quello tra la madre (Catherine Deneuve) star del cinema e la figlia (Juliette Binoche), sceneggiatrice e afflitta dall’ingombrante figura materna. Si ritroveranno dopo tempo, ma il ricongiungimento sarà turbolento e porterà a galla verità non dette.
Infine, a chiudere questa nuova parte del cineforum lecchese, sarà l’ultimo lavoro di Roman Polański: gran premio della giuria alla 76ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, L’ufficiale e la spia è fissato per il 26 marzo e ripercorre l’Affaire Dreyfus, quello che, forse, è lo scandalo giudiziario più famoso di tutti i tempi, vicenda che a cavallo tra Otto e Novecento ha diviso la Francia e messo a nudo quell’antisemitismo che avvelenava una larga fetta della società francese della Belle Époque. Al centro la storia del capitano dell’esercito francese Alfred Dreyfus, ebreo alsaziano ingiustamente accusato di tradimento e spionaggio a favore dell’impero tedesco. Un caso montato ad arte contro un uomo che diviene perfetto bersaglio contro cui sfogare le diffuse pulsioni antisemite.
INFORMAZIONI – Ingresso singolo 5 euro.