LECCO – Poco più di sette minuti di percorso onirico in cui scorrono volti noti alla regista ma inspiegabilmente distanti. E poi un racconto di circa un’ora in compagnia di sei personaggi diversi, alle prese con la quotidianità e, infine, venti minuti con il fotografo Luigi Erba. A realizzare tutte e tre le opere è Ilaria Pezone, videomaker lecchese che, poco più che trentenne, ha già accumulato menzioni e premi per la sua attività cinematografica e che venerdì 2 marzo sarà unica protagonista del terzo appuntamento con Lecco CineInCittà, rassegna organizzata da Lecco Film Commission e dall’associazione Spettacolaree e che, come vi abbiamo già raccontato, intende promuovere il nostro territorio attraverso prodotti audiovisivi e contemporaneamente far conoscere alla città i film-maker lecchesi.
E così, dopo aver già assistito alla proiezione di Con le spalle nel vuoto – Vita di Mary Varale di Sabrina Bonaiti e Marco Ongania, Le allettanti promesse di Chiara Campara e Lorenzo Faggi, Sentire il mio passo sul sentiero di Carlo Prevosti e Jacopo Santambrogi, Perdutamente Cerro Torre, da Cesare Maestri a Casimiro Ferrari diretto da Paola Nessi e a cura di Alessandro Masciadri e Rispetto e umanità di Antonio Losa, questa volta il focus è interamente sulla videomaker mandellese. Già assistente presso l’Accademia di Brera – dove si è laureata frequentando la laurea specialistica in Cinema e Video – Ilaria Pezone è tra i selezionati al Centro Sperimentale di Cinematografia a Roma (in regia) e a Milano (Regia d’impresa e pubblicità) e, dopo aver ricevuto menzioni e premi, nel 2010 si abilita per la professione di montatrice audio-video.
Nella serata lecchese mostrerà al pubblico, come anticipato, tre dei suoi lavori. Si parte con 1510 – sogno su carta impressa con video, circa 7 minuti in cui i 1510 «sono i fotogrammi dipinti – afferma la stessa regista – al fine di ricreare l’atmosfera di un sogno ricorrente, nel quale parenti, vivi e morti, si intrattengono con apparente spensieratezza, ignorando la mia richiesta di aiuto. Infante – continua – mi accorgo di aver perso tutti i denti, che una zia, pazientemente, decide di riattaccarmi, senza tuttavia indagare il motivo della perdita, né tantomeno proporre un rimedio credibile». Un percorso onirico interrotto da un violento risveglio su un futuro privato comune.
A seguire sarà la volta di Indagine su sei brani di vita rumorosa dispersi in un’estate afosa – raccolti e scomposti in cinque atti. Si tratta, questa volta, di un film che ha partecipato anche al Filmmaker Film Fest 2016 e che mette in scena sei differenti situazioni con altrettanti personaggi molto vicini all’autrice, tutti mostrati «nell’atto di interpretare loro stessi – si legge nella presentazione del lavoro – nella quotidianità, nel loro essere votati alla musica con modalità e risultati profondamente distinti».
Chiude la serata di proiezioni, infine, un cortometraggio della durata di venti minuti, come anticipato dedicato al fotografo Luigi Erba. Si tratta di Vedere tra, interessante documento che racconta la mostra che un paio di anni fa Palazzo delle Paure ha dedicato proprio al noto fotografo lecchese.
INFORMAZIONI – In questo articolo tutte le informazioni sulla rassegna Lecco CineInCittà.