ARCHIVIO – “Percorsi nella Memoria”: con il Consorzio Villa Greppi tre settimane di appuntamenti. Tema dell’edizione: “Il mondo di ieri”

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BRIANZA – Dagli storici Germano Maifreda e Daniele Susini a studiosi del calibro di Roberta Ascarelli e Shaul Bassi per una nuova edizione dei Percorsi nella Memoria del Consorzio Brianteo Villa Greppi, quest’anno volta ad approfondire l’Europa prima dell’avvento del nazismo e della Shoah. In partenza lunedì 17 gennaio e in cartellone fino al prossimo 6 febbraio 2022, l’iniziativa torna a proporre un ricco programma di conferenze, incontri con ospiti di primo piano, proiezioni di film e un concerto finale, il tutto seguendo il tema che fa da fil-rouge a questa edizione – Il mondo di ieri – e dando spazio, come ormai da tradizione, anche alla riflessione sull’attualità.

Una rassegna, Percorsi nella Memoria, curata dal consulente storico del Consorzio Villa Greppi ( e caporedattore de Il Flâneur) Daniele Frisco e che negli anni si è affermata come la più articolata programmazione sul territorio organizzata in occasione del Giorno della Memoria. Tre settimane che, anche quest’anno, vedranno susseguirsi nei diversi comuni del Consorzio brianzolo numerosi appuntamenti di alto livello: un modo, come sottolinea lo stesso Frisco, per portare la complessità della Storia e incontri di qualità anche in piccoli comuni.

«È ormai da diversi anni che i Percorsi nella Memoria – spiega, infatti – hanno voluto distinguersi grazie a una proposta articolata e di qualità. Memoria non significa solo ricordare i drammatici fatti del Novecento, bensì  offrire ogni anno un’occasione per approfondirne un aspetto diverso e per mettere in risalto problematiche in grado di interrogare anche il nostro presente. La scelta, per ciascuna edizione, di un tema specifico e la volontà di costruire un cartellone di incontri con esperti dell’argomento ci ha consentito di andare oltre alla semplice e pur doverosa memoria e di portare la complessità della Storia anche nei più piccoli comuni del Consorzio Villa Greppi. Con l’edizione 2022 – continua – vogliamo indagare l’Europa prima dell’avvento del totalitarismo nazista: un’Europa diversa da quella di oggi, con comunità ebraiche diffuse su tutto il continente e con villaggi e quartieri oggi completamente spariti dalle mappe. Oltre al passato, non mancherà il consueto sguardo al presente, con appuntamenti dedicati all’attualità e a problematiche presenti anche nell’Europa contemporanea, quali l’antiziganismo e l’antisemitismo».

IL PROGRAMMA

Ad aprire l’edizione 2022 dei Percorsi nella Memoria è, lunedì 17 gennaio alle 21 (nella sala civica Aldo Moro di Sovico), la conferenza introduttiva a cura dello stesso Frisco, che per l’occasione prenderà in esame città, quartieri, villaggi e culture cancellate durante la seconda guerra mondiale e ricostruirà l’Europa precedente al nazismo. Per il secondo appuntamento ci si sposta a Barzago, dove mercoledì 19 alle 21 (aula civica) è in cartellone la proiezione del film “1945” di Ferenc Török, preceduta da una breve introduzione storica a cura di Frisco.

Fine settimana ricchissimo quello che va da venerdì 21 a domenica 23, quando sono in cartellone tre incontri con importanti ospiti. Innanzitutto, venerdì alle 21 a Nibionno (salone dell’oratorio di Cibrone), si parla di “Italya. Storie di ebrei, storia italiana” (Laterza) con il professore ordinario di Storia economica all’Università degli Studi di Milano Germano Maifreda, che con questo suo volume conduce alla scoperta di storie quotidiane che hanno per protagonisti uomini e donne di origine ebraica in differenti epoche e luoghi d’Italia.

Ci si sposta nella Sala Polifunzionale “La Colombina” di Casatenovo sabato alle 17, quando è la volta dell’incontro con il professore di Letteratura inglese all’Università Ca’ Foscari di Venezia Shaul Bassi, curatore del libro “Il cortile del mondo. Nuove storie dal Ghetto di Venezia” (Giuntina). Un lavoro, questo, che raccoglie saggi e racconti di diciotto scrittori di diversi paesi, lingue, religioni, giunti a Venezia per rivisitare, a cinquecento anni dalla sua fondazione, il Ghetto originario. Infine, domenica 23 alle 17, tappa nel municipio di Cremella per l’appuntamento in compagnia dello storico ed esperto di educazione alla Memoria Daniele Susini, autore di “La resistenza ebraica in Europa” (Donzelli), libro che affronta il tema della resistenza ebraica, da quella armata a quella spirituale e culturale, fino alle forme di salvataggio e autoaiuto messe in atto nei ghetti e nei campi di sterminio.

Dopo la proiezione di “Ida” di Paweł Pawlikowski, fissata per il 25 gennaio nella sala civica Sandro Pertini di Osnago e preceduta, come sempre, da un’introduzione storica di Frisco, è in programma proprio per il Giorno della Memoria (il 27 gennaio) uno degli incontri più attesi: quello con Roberta Ascarelli, ordinario di Lingua e letteratura tedesca all’Università di Siena nonché uno tra i maggiori conoscitori, in Italia, della cultura Yiddish. Attesa per le 21 nella sala conferenze Pertini di Bulciago, Ascarelli ha insegnato Giudaistica all’Università di Vienna e Cultura Yiddish all’Università di Roma La Sapienza e ai “Percorsi” parlerà di questa cultura, in particolare nella Mitteleuropa.

Terzo e ultimo film in cartellone “Ogni cosa è illuminata” di Liev Schreiber, fissato per il 28 alle 21 a Correzzana, mentre lunedì 31 (alle 21 a Missaglia, sala civica Teodolinda) si parla di luoghi comuni, pregiudizi e stereotipi grazie alla presentazione del libro “L’ebreo inventato” (Giuntina) in compagnia della curatrice Raffaella Di Castro e di Simone Santoro, già presidente dell’Unione Giovani Ebrei d’Italia. Un volume, quello al centro della serata, che raccoglie saggi in grado di contrastare in modo intelligente pregiudizi e stereotipi, sviluppando una strategia e un metodo per smontarli.

Venendo agli appuntamenti di febbraio, si fa tappa a Triuggio il 3 alle 21, quando Frisco terrà una seconda conferenza divulgativa, questa volta dal titolo “L’altra Europa: il mondo della cultura tra persecuzione e fuga”. Un approfondimento, questo, dedicato al mondo politico e culturale europeo precedente all’avvento di Hitler e in netto contrasto con il successivo Nuovo ordine europeo. Un’altra Europa, quindi, di cui molto si è perso durante il conflitto mondiale.

C’è spazio, come anticipato, anche per la riflessione sulla nostra contemporaneità: in programma per sabato 5 febbraio alle 17 (nella Sala Polifunzionale “La Colombina” di Casatenovo), infatti, la conferenza di Eva Rizzin dal titolo “Attraversare Auschwitz. Sinti e rom: le voci del presente, le radici del passato”. Dottore di Ricerca in Geopolitica e Responsabile scientifico dell’Osservatorio nazionale sull’Antiziganismo istituito presso il Centro di Ricerche Etnografiche e di Antropologia applicata “Francesca Cappelletto” dell’Università degli studi di Verona, Eva Rizzin parlerà sia della storia e deportazione di sinti e rom, sia di un fenomeno ancora drammaticamente presente, specie nel nostro paese: l’antiziganismo.

Per la chiusura, fissata per domenica 6 febbraio alle 17 a Villa Greppi, un concerto di musica Klezmer, tipica musica strumentale popolare ebraica. A eseguirlo sarà il Clarionet Ensemble della Scuola di Musica A. Guarnieri del Consorzio Villa Greppi.

INFORMAZIONI – Accesso agli eventi consentito solo con green pass rafforzato e mascherina FFP2. Ingresso libero fino a esaurimento posti. Per maggiori info www.villagreppi.it.

Qui è possibile sfogliare il pieghevole dettagliato: https://bit.ly/3GdiZQJ

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