BRIANZA – Dagli appuntamenti in compagnia degli storici Germano Maifreda e Daniele Susini all’incontro con il professore di Letteratura inglese all’Università Ca’ Foscari di Venezia Shaul Bassi; dalla conferenza su “Il mondo di ieri” alla proiezione di “1945” di Ferenc Török. Si apre con una prima settimana ricchissima l’edizione 2022 dei Percorsi nella Memoria, l’ormai longeva rassegna organizzata dal Consorzio Brianteo Villa Greppi in occasione del Giorno della Memoria. Un’iniziativa che, come vi abbiamo già raccontato, è curata dal consulente storico dell’ente brianzolo Daniele Frisco e che quest’anno vuole approfondire l’Europa prima dell’avvento del nazismo e della Shoah, ricostruendo un volto del nostro continente completamente cancellato.
Ben cinque gli appuntamenti in cartellone per questa prima settimana di kermesse, che come sempre farà tappa in altrettanti comuni del Consorzio. Si parte lunedì sera da Sovico con una conferenza introduttiva a cura del direttore scientifico Daniele Frisco. In programma alle 21 nella sala civica Aldo Moro di Sovico, la conferenza ripercorrerà la storia delle comunità ebraiche in Europa, mettendone in luce gli spostamenti e le discriminazioni subite, ma anche la vita nei quartieri e nei villaggi ebraici prima dell’avvento del Nazismo. Una ricostruzione, quindi, del mondo di ieri: quel mondo cancellato dall’Europa durante la seconda guerra mondiale.
Ci si sposta a Barzago mercoledì 19 alle 21, quando l’aula civica di via Cantù ospiterà la proiezione del film “1945” di Ferenc Török, preceduta da una breve introduzione storica a cura di Frisco. Un film che ben si inserisce nel fil rouge di questa edizione, mostrando un’Ungheria post-guerra mondiale, dove un’intera comunità ebraica è scomparsa. È agosto e in un piccolo villaggio giunge una coppia sconosciuta di ebrei ortodossi, uno anziano e l’altro più giovane, insieme nel trascinare due misteriose casse di legno. Sotto lo sguardo delle truppe sovietiche, i due uomini caricano le casse su un carro e si dirigono con calma verso il paese. Il loro arrivo trasformerà in apprensione l’allegria del villaggio per il matrimonio del figlio del vicario. A dominare sarà la paura che gli orrori commessi e i segreti sepolti della Seconda guerra mondiale possano tornare a galla.
Ma ad attirare la nostra attenzione è, soprattutto, il ricco fine settimana, che da venerdì sera a domenica pomeriggio ha in serbo tre appuntamenti con ospiti di primo piano. Innanzitutto l’incontro fissato per venerdì alle 21 a Nibionno (salone dell’oratorio di Cibrone) con il professore ordinario di Storia economica all’Università degli Studi di Milano Germano Maifreda, che per l’occasione presenta il suo libro “Italya. Storie di ebrei, storia italiana” (Laterza). In dialogo con Frisco, Maifreda parlerà di un volume che conduce alla scoperta di storie quotidiane che hanno per protagonisti uomini e donne di origine ebraica in differenti epoche e luoghi d’Italia. Dalla raffinata corte dei Gonzaga al ghetto di Venezia, dal Piemonte sabaudo alla Sicilia risorgimentale, dalla curia papale ai porti e alle botteghe: un incontro con banchieri e sovrane, imperatori e gioiellieri, esorcisti e poetesse, librai e massoni, parlamentari, pittori, ciarlatani e musicisti. Storie di ebrei, tutte parte di un’unica, sorprendente, storia italiana.
Ci si sposta nella Sala Polifunzionale “La Colombina” di Casatenovo sabato alle 17, quando è in cartellone l’incontro con il professore di Letteratura inglese all’Università Ca’ Foscari di Venezia Shaul Bassi, curatore del libro “Il cortile del mondo. Nuove storie dal Ghetto di Venezia” (Giuntina) e coordinatore del Comitato per i 500 anni del Ghetto di Venezia. Un libro, quello al centro del pomeriggio, che raccoglie saggi e racconti di diciotto scrittori di diversi paesi, lingue, religioni, giunti a Venezia per rivisitare, a cinquecento anni dalla sua fondazione, il primo ghetto. Una raccolta di saggi e racconti che rappresentano sorprendenti prospettive su questo «cortile» veneziano aperto sul mondo e trascurato dai grandi scrittori che hanno forgiato il mito di Venezia.
Chiude la settimana, domenica 23 alle 17 nel municipio di Cremella, l’appuntamento in compagnia dello storico ed esperto di educazione alla Memoria Daniele Susini, autore di “La resistenza ebraica in Europa” (Donzelli). Un libro che analizza un aspetto forse troppo poco affrontato sinora: la resistenza ebraica, da quella armata a quella spirituale e culturale, fino alle forme di salvataggio e autoaiuto messe in atto nei ghetti e nei campi di sterminio. «Guardare agli ebrei come a individui che in forme diverse, minime o esplicite, hanno lottato contro una violenza senza precedenti – si legge, infatti, nella presentazione del volume – aiuta, oggi, ad arricchire con il racconto di vite attive e resistenti la memoria della più immane tragedia del Novecento, evitando che questa venga ridotta a un tragico bilancio di morti che rischia di scivolare in un passato sempre più lontano dalle giovani generazioni».
INFORMAZIONI – Accesso agli eventi consentito solo con green pass rafforzato e mascherina FFP2. Ingresso libero fino a esaurimento posti. Per maggiori info www.villagreppi.it.
Qui è possibile sfogliare il pieghevole dettagliato: https://bit.ly/3GdiZQJ
Qui l’articolo generale sulla rassegna: