“Ma che film la vita! Il cinema interroga Lecco”:
una rassegna di 4 pellicole per parlare di temi di attualità

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LECCO – Dal tema delle migrazioni e del dialogo al confronto tra adulti e genitori. Dal senso del lavoro alle mafie presenti sul territorio. Tematiche di attualità, tutte affrontate a partire da un film e grazie alla partecipazione dei registi delle pellicole selezionate. Si tratta di una nuova, breve rassegna cinematografica in città: quattro appuntamenti organizzati per iniziativa della parrocchia di San Nicolò, promossi in collaborazione con Confcommercio Lecco e pensati per il periodo della Quaresima. Un modo, questo l’intento della piccola kermesse, per stimolare la riflessione intorno a temi del nostro vivere quotidiano e per leggere la città in un’ottica di dialogo e confronto. A ospitare l’iniziativa, in programma dal 5 marzo al 9 aprile 2019, sarà il Cenacolo Francescano di Lecco, che di martedì in martedì (precisamente il 2 e il 12 marzo e il 2 e il 9 aprile, alle 20.30) aprirà le sue porte a Ma che film la vita! Il cinema interroga Lecco.

Inaugurazione del mese di film affidata, martedì 5 marzo, a Il fattore umano – Lo spirito del lavoro di Giacomo Gatti, documentario che il regista milanese  ha realizzato puntando l’obiettivo su aziende considerate delle eccellenze italiane. Diverse per storia, settore e area geografica, queste realtà risultano accomunate da un senso di responsabilità preciso, dalla convinzione di non avere come obiettivo il solo profitto, bensì la crescita, lo sviluppo, la creatività per un mondo migliore. Una serata, quella lecchese, che grazie alla presenza del regista intende quindi riflettere sul tema della passione per il fare, sul senso dell’esperienza lavorativa e del fare impresa.

Si passa a Pitza e Datteri del regista iraniano di origini curde Fariborz Kamkari martedì 12 marzo: tema scelto per questa seconda proiezione è quello della migrazione, della conoscenza dell’altro, del dialogo. Una riflessione che, a partire da questa favola multietnica ambientata a Venezia, vuole indagare come persone di diverse culture possano stare insieme nella nostra città. Al centro della storia raccontata da Kamkari una crisi che la comunità mussulmana di Venezia è costretta ad affrontare: la moschea è diventata un salone di bellezza gestito da una donna turco-francese e progressista.

In programma per martedì 2 aprile, invece, Un giorno all’improvviso di Ciro D’Emilio, film che diviene occasione per parlare del rapporto tra genitori e figli, tra adulti e giovani. Protagonista è il diciassettenne Antonio: un sogno nel cassetto, l’occasione della vita e poi, improvvisamente, una grave e inaspettata perdita e la necessità di trovare, nonostante tutto, la forza di guardare avanti.

A chiudere la rassegna sarà, il 9 aprile, Camorra di Francesco Patierno, film che aprirà il dibattito intorno al tema delle Mafie a casa nostra.  Una pellicola, quella proposta qui, che è un’accurata selezione di immagini di cronaca nera e vita di strada napoletana e, più in generale, campana: un documentario realizzato con l’intento di andare alle radici del fenomeno criminale, per sottrarlo alla sua dimensione romanzesca e spettacolare e provare a comprenderlo antropologicamente.

INFORMAZIONI – L’ingresso è libero.

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