LECCO – l’Iran, paese antichissimo e in rapida trasformazione, nuovo interlocutore per un Occidente che a lungo l’ha guardato con diffidenza, possibile partner non solo economico, ma anche culturale. A questo paese dalla cultura millenaria l’edizione 2016 di Immagimondo – il festival di viaggi, luoghi e culture promosso da Les Cultures Onlus – dedica, come vi abbiamo già anticipato, un ricco calendario di appuntamenti e approfondimenti, per addentrarci, passo dopo passo, nell’antica Persia e conoscerne le più moderne declinazioni.
E così, accanto alla mostra fotografica allestita alla Torre Viscontea e che di scatto in scatto racconta l’Iran attraverso gli occhi di chi ci vive, mercoledì 28 settembre alle 21, presso il centro Fatebenefratelli di Valmadrera, tocca al cinema: in programma, infatti, la proiezione del film Melbourne del regista e sceneggiatore iraniano Nima Javidi, oggi residente in Australia. E proprio sulla scia, almeno in parte, della sua esperienza, ecco che la pellicola narra di Amir e Sara, una giovane coppia iraniana che ha scelto di trasferirsi nella lontana Melbourne per proseguire i propri studi. Tutto sembra pronto per l’imminente partenza, se non fosse che un evento tragico li costringerà a mettere nuovamente in discussione i piani per il loro futuro. A introdurre la serata sarà il critico cinematografico Giulio Sangiorgio.
Ma gli appuntamenti dedicati all’Iran sono molti, e proseguiranno sino a novembre inoltrato. Si farà, innanzitutto, un viaggio tra le stelle: in programma per il 4 ottobre alle 21 (al Planetario di Lecco), infatti, l’incontro dal titolo La luna, il ramadan e il calendario islamico: i tesori dell’astronomia araba, un focus che vedrà il responsabile del Planetario Loris Lazzati illustrare un patrimonio la cui eredità è ancora oggi inestimabile. «Per almeno sette secoli gli arabi hanno avuto la leadership assoluta negli studi astronomici – si legge nella presentazione dell’evento – Raffinati matematici, impareggiabili meccanici, instancabili osservatori e genuinamente innamorati del sapere, gli astronomi dell’impero islamico hanno incorporato le conoscenze persiane, indiane e greche giungendo a sintesi e risultati straordinari». Si parlerà, tra le altre cose, del calendario islamico e dei metodi per il calcolo della qibla, la direzione della Mecca verso cui pregano i musulmani, il tutto in un incontro che sarà chiuso dall’osservazione del cielo stellato.
Altra proiezione cinematografica, invece, in programma per il 5 ottobre alle 21, sempre al centro Fatebenefratelli di Valmadrera e sempre con introduzione di Giulio Sangiorgio. Protagonista della serata sarà, questa volta, A Girl Walks Home Alone at Night di Ana Lily Amirpour, regista, sceneggiatrice e produttrice statunitense di origini iraniane. Qui la scena si svolge in una sorta di Bad City, città maledetta, rifugio per drogati, prostitute e malviventi, ideale Teheran. È in questo contesto che si aggira una giovane dall’aria apparentemente fragile, ma capace, al momento giusto, di sfoderare i canini e compiere stragi di peccatori.
C’è spazio anche per un po’ di sapori dall’Iran: grazie alla collaborazione del Ristorante Cardamomo di Lecco, il 6 ottobre (dalle 18.45) è in programma un viaggio tra cibi e immagini dal paese cui il festival dedica uno spazio speciale (prezzo 15 euro. Prenotazioni entro il 29.09: immagimondo@lescultures.it).
Terzo e ultimo titolo cinematografico in programma, poi, Facing Mirrors di Negar Azarbayjani, che sarà proiettato il 12 ottobre alle 21 (al centro Fatebenefratelli di Valmadrera). Siamo a Teheran e la pellicola ci parla di Rana, donna che ha un figlio piccolo e un marito in carcere, reo di non aver pagato i debiti di un’attività commerciale fallita. Da qui il tentativo di raccogliere l’ingente somma necessaria per liberare l’uomo, anche attraverso lavori troppo spesso destinati a lavoratori di sesso maschile. Rana diventa tassista e incontra una donna dall’indole ribelle, il cui desiderio è quello di lasciare il paese per essere libera di diventare uomo. Un progetto di fuga, la ricerca di aiuto in cambio di soldi, i destini di due donne che si incrociano.
Si lascia spazio agli approfondimenti a partire dal 14 ottobre: un susseguirsi di incontri con esperti, studiosi, viaggiatori, a partire dalla conferenza dedicata all’Iran sciita. Dottrina, rituali e miti, un appuntamento che proprio il 14 alle 21 porterà a Palazzo delle Paure la iranista e islamologa Anna Vanzan. Un tema, questo, quanto mai di attualità se si considera il violento scontro tra sciiti e sunniti, che tanti morti sta causando.
Si passa al recente boom turistico in Iran il 21 ottobre, sempre alle 21 a Palazzo delle Paure. A illustrare l’aumento di viaggi in questo paese del Medio Oriente saranno Fausta Filbier, giornalista di viaggi, e Antonello Sacchetti, giornalista appassionato di Iran nonché fondatore del blog Diruz. L’Iran in italiano. L’Iran contemporaneo sarà protagonista, invece, dell’incontro fissato per il 28 ottobre (alle 21 a Palazzo delle Paure), che grazie alla presenza di Pejman Abdolmohammadi, docente di Storia e Istituzioni dei Paesi del Medio Oriente presso l’Università di Genova, permetterà di comprendere una nazione enigmatica e non facilmente decifrabile, sicuramente tra le più decisive per il nostro futuro.
Mancava uno sguardo alla letteratura: il 4 novembre (alle 21 a Palazzo delle Paure) Bianca Maria Filippini, docente a contratto di Lingua e Letteratura persiana, proporrà un viaggio letterario alla scoperta delle varie anime che compongono l’Iran, il tutto attraverso le pagine di scrittori iraniani letti in patria.
Infine una conferenza proprio su un libro: a chiudere il ricco focus sull’Iran ci penserà, l’11 novembre (alle 21 a Palazzo delle Paure), la scrittrice italo-iraniana Farian Sabahi, autrice di Noi donne di Teheran. Durante l’incontro la scrittrice racconterà di donne iraniane che sono protagoniste in vari ambiti, dallo sport alle forze armate. «Spesso tassello nella propaganda di regime – si legge nella presentazione della conferenza – queste donne lottano per maggiori diritti. Una chiacchierata animata dai versi dei grandi poeti persiani e da una buona dose di ironia, per sorridere su temi complessi e – concludono dal festival – abbattere i soliti stereotipi».
Per informazioni sul festival Immagimondo: www.immagimondo.it.