ESINO LARIO – Tre cortometraggi e un lungometraggio per affrontare il tema della condivisione e dello scambio tra nazionalità e generazioni. Si tratta della rassegna cinematografica con i film del Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina di Milano promossa dall’Associazione Centro Orientamento Educativo – COE e in programma per giovedì 21 giugno e venerdì 13 luglio al Cinemateatro di Esino Lario. Un’iniziativa dal titolo Il soffio degli antenati. Racconti di giovani in cerca d’identità e che vuole essere un’occasione per esplorare la società contemporanea globale e globalizzata, che se da un lato ha messo in contatto persone provenienti da diverse parti del mondo, dall’altro corre il rischio di causare un annullamento delle diversità, a danno delle minoranze. «La facilità negli scambi e dei contatti – spiegano infatti gli organizzatori – può infatti causare l’appiattimento delle differenze culturali, di solito custodite con più attenzione nei contesti locali, e favorire la diffusione di modelli culturali globali, appartenenti ai paesi più ricchi».
E chi potevano essere i protagonisti dei film in programma se non i giovani che più di tutti subiscono questo spaesamento identitario? Proprio le nuove generazioni saranno infatti al centro delle opere presentate a Esino: giovani immersi nella nostra epoca, ma allo stesso tempo sradicati e a cavallo tra contemporaneità e tradizione.
Entrando nello specifico, si parte giovedì 21 giugno alle 21 con una serata dedicata ai cortometraggi. In programma Un enfant perdu (Un bambino smarrito) di Abdou Khadir Ndiaye (Senegal, 2016), corto che parla di un bambino proveniente da una famiglia benestante che si perde per le strade di Dakar ed entra in contatto con il mondo che lo circonda e che non ha mai conosciuto prima; Margelle (Nel pozzo) di Omar Mouldouira, (Marocco, 2012), film ambientato nel villaggio marocchino di Boujaâd, dove il bambino di sette anni Karim deve affrontare il suo mondo di paure immaginarie e reali: dovrà superare varie prove di coraggio, come la discesa nelle profondità di un pozzo, per poter riemergere e affacciarsi all’età adulta; Aya Goes To The Beach (Aya va alla spiaggia) di Maryam Touzani (Marocco, 2015), che racconta di Aya (10 anni), domestica di un appartamento di Casablanca. Segregata in casa, Aya sogna di uscire per andare al mare.
Spazio al lungometraggio Wallay (Te lo giuro) di Berni Goldblat (Burkina Faso / Francia / Qatar, 2017), invece, venerdì 13 luglio, sempre alle 21. Protagonista della pellicola è Ady, ragazzo di tredici anni cresciuto nella banlieue francese. Dopo l’ultima spavalderia, viene mandato dal padre dai parenti in Burkina Faso: un’esperienza che gli farà scoprire come la sua famiglia e l’Africa siano diverse da come se le immaginava.
L’ingresso è libero.