LECCO – Dalle proiezioni pensate in occasione del Giorno della Memoria come Jojo Rabbit di Taika Waititi o Train de vie. Un treno per vivere di Radu Mihăileanu a film nuovissimi come È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino e Ariaferma di Lorenzo Di Costanzo. Parte una settimana ricchissima di cineforum nel lecchese: un cartellone di pellicole in programmazione da lunedì 24 a venerdì 28 gennaio 2022, che raccogliamo nella nostra piccola guida #5giornidicineforum.
A inaugurare la settimana sono, come sempre, I colori del Cinema del Cardinal Ferrari di Galbiate (qui tutti i titoli), che lunedì 24 hanno in cartellone la seconda replica di Freaks Out di Gabriele Mainetti (in programma anche per giovedì). In concorso a Venezia, il film è proposto in occasione del giorno della memoria e conduce nella Roma del 1943. Quattro amici lavorano in un circo gestito da Israel, che però sparisce nel nulla: rimasti senza guida, Matilde, Cencio, Fulvio e Mario cercheranno una via di fuga dalla città occupata.
Il martedì l’appuntamento è a Lecco, sia allo Spazio Teatro Invito che al Nuovo Aquilone. Partendo da CineMinimo, la rassegna cinematografica curata dall’associazione Dinamo Culturale e in programma allo Spazio di via Ugo Foscolo, questa settimana tocca a Petite maman di Céline Sciamma, presentato in anteprima al 71º Festival internazionale del cinema di Berlino. La pellicola ha per protagonista la piccola Nelly, bambina di 8 anni che ha appena perso la nonna. Insieme ai genitori, raggiunge la vecchia casa della nonna e scopre i luoghi in cui è cresciuta la mamma, Marion. Dopo un improvviso allontanamento della madre, tra i boschi che circondano l’abitazione Nelly farà la conoscenza di una coetanea che dirà di chiamarsi Marion e che sembrerà vivere le stesse esperienze raccontate dalla mamma della bimba…
Tutte le Venendo al Nuovo Aquilone, protagonista è Odio l’estate di Massimo Venier con Aldo, Giovanni e Giacomo, nel film tre persone diversissime e che non si conoscono, tutte in partenza per le vacanze estive. C’è, come sempre, il precisetto organizzatissimo ma con un’attività in proprio fallimentare. C’è il medico di successo alle prese con un figlio in piena crisi preadolescenziale. C’è l’ipocondriaco nullafacente con un cane e la passione per Massimo Ranieri. Tre vite distanti, che inaspettatamente si intrecceranno nel luogo di vacanza. Anzi, nel medesimo appartamento in affitto…
Si resta a Lecco anche mercoledì sera, quando in occasione del giorno della memoria il Cenacolo Francescano propone il bel Jojo Rabbit di Taika Waititi, Premio Oscar 2020 come Miglior Sceneggiatura non originale. Un film che affronta con tono ironico e intelligente il tema del nazismo e dell’odio nei confronti degli ebrei, seguendo da vicino il piccolo Jojo, bambino di dieci anni che vive solo con la madre. Una vita, la sua, scandita dai ritmi della gioventù hitleriana e dalla piena adesione, per quanto piccolo, all’ideologia nazista, tanto che il suo miglior amico è una proiezione immaginaria del Führer. Poi, inaspettatamente, l’incontro ravvicinato con una giovane ebrea e il progressivo vacillare delle sue convinzioni.
Giovedì 27 si torna a Galbiate, dove tocca alla terza e ultima replica di Freaks Out di Gabriele Mainetti, mentre al Cinema Teatro Jolly di Olginate l’appuntamento è con l’ultimo film di Paolo Sorrentino: È stata la mano di Dio, pellicola presentata in concorso alla 78ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia e vincitrice del Leone d’argento – Gran premio della giuria. Attraverso la storia personale del regista, il film racconta la Napoli degli anni 80 e intreccia – tra commedia e tragedia – le vicende di una numerosa famiglia sui generis all’arrivo al Napoli di Diego Armando Maradona. «La macchina da presa – spiega lo stesso regista – compie un passo indietro per far parlare la vita di quegli anni, come li ricordo io, come li ho vissuti, sentiti. In poche parole, questo è un film sulla sensibilità. E in bilico sopra ogni cosa, così vicino eppure così lontano, c’è Maradona, quell’idolo spettrale, alto un metro e sessantacinque, che sembrava sostenere la vita di tutti a Napoli, o almeno la mia».
Spingendosi a Mandello del Lario, sempre giovedì è in cartellone un film divenuto un cult: Train de vie. Un treno per vivere del regista rumeno Radu Mihăileanu. La proiezione, pensata in occasione del Giorno della Memoria e a ingresso libero, conduce gli spettatori in un villaggio ebraico dell’Europa dell’Est: saputo della deportazione, i suoi abitanti decideranno di organizzare un treno che, anziché raggiungere Auschwitz, dovrà accompagnare tutto lo shtetl in Palestina. Un film del ’98 in cui si rintracciano tutte le peculiarità di un mondo, quello ebraico orientale, oggi completamente scomparso.
Infine venerdì, quando anche il Cineteatro Cardinal Ferrari di Galbiate propone È stata la mano di Dio di Sorrentino, mentre il cineforum di Valmadrera ha in cartellone Ariaferma di Lorenzo Di Costanzo. Un film, quest’ultimo, che porta per la prima volta insieme sul grande schermo gli attori Silvio Orlando e Toni Servillo e che racconta di un carcere ormai in degrado e sul punto di essere chiuso, ma dove per problemi di natura burocratica rimangono una dozzina di detenuti e pochi agenti, in attesa di nuove destinazioni. In un’atmosfera sospesa e in attesa di ulteriori disposizioni, tra gli uomini rimasti – tra cui il detenuto più temuto del carcere Orlando e l’agente a capo della sicurezza Servillo – iniziano a generarsi nuove forme di relazioni.
INFORMAZIONI – Tutte le proiezioni si tengono alle 21.