ONLINE – Una sinfonia scritta nel 1846 e che rappresenta, fra le quattro di Robert Schumann, «la più unitaria sia sul piano tecnico che su quello espressivo». Ne parlano così dall’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi: un’opera che sembra guardare a Beethoven, combattimento psichico tra l’impeto di una forza interiore dolorosa e malinconica e l’esultanza della vittoria. Si tratta della Sinfonia n.2 in Do maggiore op.61 di Robert Schumann, composizione che è al centro del prossimo appuntamento online con la nota orchestra milanese, da anni protagonista anche della stagione sinfonica lecchese. In programma per venerdì 26 marzo alle 21 e trasmesso in streaming sul portare de laVerdi (streaming.laverdi.org), il concerto vede alla direzione il maestro Gaetano D’Espinosa, direttore che ha lungamente collaborato con la compagine di Largo Mahler.
Classe 1978 e con alle spalle una carriera che l’ha visto dirigere prestigiosi ensemble in sale di primo piano quali la Konzerthaus di Berlino, la Semperoper di Dresda o la Philharmonia di Praga, D’Espinosa torna, quindi, all’Auditorium di Milano per dirigere la Seconda di Schumann, «una perla – come spiegano da laVerdi – del repertorio sinfonico romantico» e dal carattere «un po’ à la Beethoven, a partire dall’impianto tonale, il “solido” Do maggiore, fino all’apoteosi del finale».
Agli ottoni è affidato il tema più importante dell’intera sinfonia, quel DO-DO-SOL che ricomparirà così spesso durante l’esecuzione. «Cifra di Schumann è senz’altro il carattere “capriccioso” di cui lui stesso parla in una lettera a Mendelssohn, e la seconda sinfonia ne è un esempio lampante proprio a partire dal primo movimento (Sostenuto assai. Allegro ma non troppo): all’interno di ogni frase c’è un accento, uno sforzato che va a spostare l’equilibrio, e la bellezza di questa scrittura risiede molto in questi spostamenti».
Un’opera che si potrà approfondire meglio anche grazie alla conferenza introduttiva fissata sulla piattaforma Teams per le 18: un appuntamento dal titolo Romanticismo Sinfonico e che vedrà in qualità di relatore il professore Enrico Reggiani (per partecipare scrivere all’indirizzo mail federica.candela@laverdi.org).
INFORMAZIONI – Per seguire la diretta registrarsi e accedere al portale streaming.laverdi.org. Le precedenti esibizioni sono visionabili sullo stesso portale previa iscrizione.