LECCO – Una vita dedicata alla musica, dagli esordi nel mitico Folkstudio di Roma, punto di riferimento per i cantautori italiani di fine anni Sessanta, al recente Angeli e fantasmi, album pubblicato nel 2012, passando per il prestigioso Premio Tenco come miglior canzone dell’anno, assegnato per quel brano scritto agli inizi degli anni Novanta, nel ’93 ripreso dal fratello e in seguito divenuto il suo pezzo più celebre: Il bandito e il campione. Chi si intende un po’ di musica cantautorale italiana dovrebbe aver capito di chi stiamo parlando. Si tratta di Luigi Grechi, nome d’arte di Luigi De Gregori, fratello, come si può intuire, di Francesco. Lui, con i suoi undici dischi alle spalle, dal primissimo Accusato di libertà degli anni Settanta all’ultimo cd autoprodotto, sarà a Lecco nella serata di giovedì 18 settembre. Un concerto che avrà inizio alle 21.15 al Circolo Lofficina di Maggianico e che vedrà esibirsi, oltre al cantautore veneto, anche Fabrizio Ratti con il suo progetto solista I cortili d’infanzia.
Padovano di nascita, sin da giovane Luigi De Gregori si appassiona alla chitarra e, in particolare, alla musica folk angloamericana e al country. Numerosi viaggi, tra cui un soggiorno in Irlanda più tardi ricordato nel pezzo scritto con il fratello Francesco, Dublino, e l’esperienza romana come interprete nel Folkstudio di via Garibaldi lo portano a conoscere nomi illustri della musica degli anni Sessanta, arrivando anche ad accompagnare alla chitarra la grande Joan Baez. Poi la vita a Milano, diviso tra la passione per la musica e il suo lavoro di bibliotecario, fino alla pubblicazione del primo album, Accusato di libertà, del 1975. Poi una serie di album e pezzi storici, da Dublino a Chitarrista cieco, fino a quella che, probabilmente, è la sua canzone più celebre: Il bandito e il campione, che racconta l’amicizia tra il ciclista Costante Girardengo e il bandito Sante Pollastri. Un brano, questo, che inizialmente non ha vita facile: rifiutato da numerose etichette, a renderlo famoso sarà Francesco De Gregori, che nel ’93 lo riprenderà, vendendo oltre 500.000 copie del suo album omonimo.
Per assistere al concerto è necessario essere soci del Circolo Lofficina.