OLGINATE – La quinta edizione della rassegna Sora Commedia & Frate Jazz, promossa dall’Associazione culturale Il Melabò, porterà nella Sala della Conchiglia del Convento di Santa Maria la Vite (via Santa Maria, 10), giovedì 5 giugno alle 21, un concerto al quale gli amanti del genere non possono mancare: il pianista milanese Antonio Zambrini si esibirà insieme al bassista danese Jesper Bodilsen e al batterista romano Andrea Marcelli, sullo sfondo suggestivo del convento del XIII secolo.
Ma conosciamo meglio i protagonisti della serata: a otto anni, Jesper Bodilsen trova una vecchia tromba nella casa di campagna del nonno e prova a suonare. A quattordici anni, poi, riceve il suo primo basso elettrico e, un anno dopo, entra a far parte di un gruppo pop-funk iniziando a suonare professionalmente, per poi diplomarsi nel 1997 presso la Royal Academy of Music in Aarhus. In seguito la fama e le collaborazioni con grandi nomi del jazz, tra cui il batterista americano Ed Thigpen e il pianista Duke Jordan al Riverboat Jazz Festival.
A esibirsi insieme a lui sarà, come anticipato, Andrea Marcelli, batterista romano che ha suonato in ogni parte del mondo. Il suo palmares conta ormai innumerevoli collaborazioni importanti: basta menzionare nomi come David Liebman, Bob Mintzer, Mitchel Forman, Eddie Gomez, Mike Stern, Bob Berg, John Patitucci, Mike Mainieri, Bob Sheppard, Steve Tavaglione, Kei Akagi, Airto Moreira, Teco Cardoso, David Berkman, Markus Stockhausen, Davide Petrocca, Pietro Tonolo, Andrei Kondakov.
Infine Antonio Zambrini, presenza ormai consolidata della rassegna organizzata da Il Melabò: dopo aver portato a Olginate alcuni dei più grandi protagonisti della scena jazzistica internazionale, dai trombettisti Fabrizio Bosso e Giovanni Falzone alla pianista Rita Marcotulli, per questa edizione torna a Santa Maria la Vite accompagnato, ancora una volta, da due grandi nomi. Varia l’ispirazione delle musiche di Zambrini, pianista e compositore che si muove tra impressionismo francese, musica popolare anglosassone, musica balcanica e mediterranea, jazz americano degli anni Settanta e Ottanta.
Il concerto sarà l’occasione anche per conoscere, a ritmo di musica, un angolo delizioso del nostro territorio, un convento le cui origini risalgono al XIII secolo e che deve buona parte del suo prestigio alla proprietaria scomparsa nel 2005, Giuditta Podestà. A lei, donna cosmopolita, il merito di aver organizzato all’interno del convento corsi e convegni per quasi vent’anni e di aver portato a Olginate docenti e studenti provenienti dalle maggiori Università europee e americane.
Il prezzo del biglietto per assistere al concerto è 10 euro.