VERDERIO – È uno degli esponenti più importanti della scena alternativa italiana degli ultimi vent’anni e sarà protagonista della serata di sabato 21 gennaio al circolo Arci Pintupi di Verderio. Stiamo parlando dello storico musicista dei La Crus e di altre importanti formazioni indipendenti Cesare Malfatti, che sabato porterà sul palco del circolo Arci le canzoni del suo ultimo disco, Una città esposta. Un nuovo lavoro, questo, nato nei mesi di Expo e in particolare da Milano A Place to BE, iniziativa che ha raccolto il programma culturale milanese durante l’esposizione in un calendario tematico rappresentato, di mese in mese, da sei capolavori dell’arte milanese, abbinati a una parola chiave scelta da Alessandro Cremonesi (anche lui cofondatore dei La Crus).
E proprio da qui è nata l’idea del progetto Una città esposta: abbinare alle opere d’arte anche un brano composto da Malfatti e con lo stesso titolo di capolavori presenti a Milano come Concetto Spaziale, L’Ultima Cena, Il Quarto Stato, Lo sposalizio della vergine, La pietà Rondanini e Il Bacio. A completare il tutto, poi, i testi che Malfatti ha affidato ad alcuni dei più importanti autori italiani, ossia Francesco Bianconi, Kaballà, Paolo Benvegnù, Luca Morino e lo stesso Alessandro Cremonesi.
A comporre l’album non solo i sei brani citati, però: spazio, infatti, anche ad altre composizioni che parlano ancora di luoghi e storie del capoluogo lombardo, magari meno noti dei sei capolavori artistici, ma altrettanto affascinanti. Per la scrittura dei testi, Malfatti ha collaborato in questa seconda fase con Luca Gemma, Gianluca Massaroni, Luca Lezziero e Vincenzo Costantino Chinaski.
«Questo progetto – spiega Malfatti- è iniziato esattamente un anno fa, quando ho saputo che Alessandro Cremonesi aveva ideato per Comune di Milano e Camera di Commercio di Milano, promotrici di ExpoinCittà un legame tra sei icone milanesi e i sei mesi di Expo in città. Questo ha fatto scattare in me la scintilla per provare a scrivere sei canzoni che trattassero di queste opere, o del rapporto che Milano ha con queste opere. Ho fatto girare questa idea a tanti autori italiani, il primo che si è entusiasmato e che dopo poco ha scritto per me due testi, Concetto Spaziale e L’Ultima Cena, è stato Francesco Bianconi. A lui devo molto, se non fosse stato per lui probabilmente questa idea sarebbe rimasta nel cassetto insieme a tante altre. Poi è arrivato Paolo Benvegnù con i testi sul Quarto Stato e sul Bacio di Hayez, quindi è stata la volta di Alessandro Cremonesi con il testo su Lo Sposalizio della Vergine ed infine Luca Morino con un testo sulla Pietà Rondanini. Ma sei canzoni sono poche per fare un album. Ho così mandato altri provini ad altri autori chiedendo di parlare di opere, particolarità o storie milanesi che li affascinassero. Ne sono nati altri sette brani».
Ad aprire il concerto sarà, infine, Alia (Alessandro Curcio), già voce e leader dei Quartocapitolo. Il sound dell’artista è un mix tra le melodie ariose di marca italiana e gli autori inglesi degli anni Ottanta, con sonorità di band come Blue Nile, Smiths e Aztec Camera. Il cantautore è stato selezionato come uno dei cinquanta migliori esordi alle Targhe Tenco 2015 ed è fra i 45 finalisti di Musicultura 2016.
Il concerto inizierà alle 21.30 e l’ingresso è gratuito con tessera Arci.