LECCO – Naima Faraò e Luca Javier Bologna, rispettivamente voce e groove del Black Beat Movement, aprono con una selezione di brani del repertorio originale della band, qui arrangiati per chitarra e voce. E poi, in una serata inaugurale che si preannuncia davvero interessante, un talento già ospite della passata edizione: la giovane Gaia Banfi, pronta a deliziare il pubblico con la sua raffinatezza e ricercatezza musicale. Infine, ultimo nome della prima serata, il polistrumentista, compositore e autore Salvoemme.
Si apre così, con questi tre nomi, la seconda edizione de I Re Nudi, la rassegna dedicata al cantautorato promossa dalla Taverna ai Poggi di Lecco in collaborazione con HD Studio, Crams e con il supporto di PierFrau. Un’iniziativa che, come vi abbiamo già raccontato lo scorso anno, ha come intento quello di mettere la canzone al centro, spogliarla e raccontarla, il tutto in un contesto di convivialità, di incontro.
Tre cantautori per cinque serate, due al mese: questi i numeri di un’edizione che prende il via venerdì 7 febbraio alle 20 e che, di volta in volta, vedrà esibirsi nella Taverna lecchese nomi noti ed emergenti, tutti armati solo dei loro strumenti, a nudo per condividere la parte più intima della loro arte. Un tributo alla musica reso esplicito anche dal nome scelto per la rassegna: un riferimento al primo festival organizzato dalla rivista Re Nudo e che nel ’71 ha portato sulle colline tra Lecco e Ballabio migliaia di persone nel nome della musica, dell’arte, della controcultura.
Venendo alla serata di venerdì 7 febbraio 2020, prima ospite è la già citata Naima Faraò, qui accompagnata da Luca Javier Bologna. Si tratta di due artisti parte del Black Beat Movement, collettivo alternative soul fondato a Milano nel 2012 e che si focalizza sulle nuove evoluzioni dei ritmi black: una formazione che in pochi anni ha collezionato diversi concerti in Italia e all’estero, condividendo palchi con artisti di fama nazionale e internazionale, da De la Soul ad Africa Unite, da Sud Sound System ad Aprés la Classe, da Paola Turci a Ghemon. Ai Re nudi, come detto, si potranno ascoltare alcuni dei loro pezzi, rigorosamente in versione acustica.
Ma la rassegna è anche luogo di ritorno per una giovane voce riconoscibile, capace di spaziare tra influenze jazz e canzone d’autore: stiamo parlando di Gaia Banfi, seconda ospite di questa prima serata. Classe ’98, Gaia è figlia d’arte – suo padre è il tastierista Giuseppe Baffo Banfi dei Biglietto per l’inferno – ed ha alle spalle studi di canto al Conservatorio Verdi di Milano, ma anche di chitarra classica, violino e pianoforte. Polistrumentista, il pubblico dei Re Nudi ha già potuto apprezzarne la ricercatezza musicale (qui la nostra passata recensione).
Infine, ultimo per questo venerdì, Salvoemme, cantautore pop-rock/soft-rock dalle influenze beat e folk. Con un repertorio che sembra unire un po’ dei grandi classici degli anni ‘60-‘70 e il pop più contemporaneo, Salvoemme si avventura nel mondo della musica sul finire degli anni Novanta da autodidatta, per poi diplomarsi al Centro Europeo di Toscolano. Inizialmente membro di diverse band e cover band, con gli anni ha proseguito come cantautore indipendente, polistrumentista, compositore e autore di canzoni e colonne sonore per film.
INFORMAZIONI – Dalle 20 sarà possibile partecipare alla cena, con diverse opzioni di menù. Prenotazione consigliata. Per tutte le informazioni cliccare qui.