MONTICELLO BRIANZA – Ci sarà il fotoreporter Mario Boccia, che con i suoi scatti ha raccontato l’assedio di Sarajevo dall’interno e che a Villa Greppi ripercorrerà un po’ di quegli anni difficili. Ci sarà la giornalista nata a Belgrado Marina Lalović, ospite per parlare della sua città e di un paese natale, la Jugoslavia, che ancora vive nei suoi ricordi. Ci saranno, ancora, le studiose Martina Napolitano e Giustina Selvelli, per un ampio sguardo sui Balcani Occidentali di oggi, mentre a parlare della storia dell’Ucraina e a fare luce su una vicenda di stretta attualità sarà lo storico Simone Attilio Bellezza. Infine, in una decina di giorni di appuntamenti, anche due concerti, dalla fanfara di Fan Fath Al al viaggio tra le diverse sonorità dei Balcani.
Continua così, con un calendario fitto di eventi, “1992-2022. La guerra in casa”, l’iniziativa promossa dal Consorzio Brianteo Villa Greppi, ideata e organizzata dal direttore scientifico Daniele Frisco e in programma nell’Antico Granaio di Villa Greppi, a Monticello Brianza (LC), fino al prossimo 19 di giugno. Dopo il successo dell’inaugurazione dello scorso 2 giugno e dopo aver già ospitato personalità come lo storico Marcello Flores, la giornalista Azra Nuhefendić, l’attrice e documentarista Roberta Biagiarelli e il fotografo Luigi Ottani, prosegue la rassegna pensata in occasione dei trent’anni dall’inizio dell’assedio di Sarajevo e che in questa sua seconda parte – quella che va da sabato 11 a domenica 19 giugno 2022 – può ancora contare su numerosi ospiti di primo piano.
Continua la mostra “SHOOTING IN SARAJEVO”
Innanzitutto, continua a essere visitabile la mostra “Shooting in Sarajevo”, curata dall’attrice, autrice e documentarista Roberta Biagiarelli e dal fotografo Luigi Ottani e allestita al primo piano dell’Antico Granaio di Villa Greppi. Esposta lo scorso aprile proprio a Sarajevo, la mostra sarà visitabile fino al 19 giugno (il sabato e la domenica dalle 15.30 alle 18.30 e in occasione di tutti gli appuntamenti della rassegna, a partire da un’ora prima dell’orario dell’evento) ed è punto di arrivo di un lavoro che dalla primavera del 2015 ha portato Ottani e Biagiarelli negli stessi luoghi da cui i cecchini hanno tenuto sotto assedio per 1.425 giorni Sarajevo e i suoi abitanti, scattando da lì le fotografie oggi in mostra. Una polisemia, quella del titolo, che ben spiega la sovrapposizione di piani che si vuole qui creare: lo sparo di trent’anni fa e lo scatto fotografico di oggi. «Gli appartamenti di Grbavica, l’Holiday Inn, la caserma Maresciallo Tito, le montagne sono divenuti – spiegano gli organizzatori – il punto di vista ideale per perdersi nella mente di chi, da quelle medesime postazioni, inquadrava per uccidere: giorni di attese, di passaggi di uomini, donne e bambini, aspettando che il soggetto, ignaro, arrivasse al centro del mirino per fermare il momento».
Gli incontri
Ma la rassegna, che in queste settimane ha già riscosso l’interesse del pubblico, si caratterizza per un articolato cartellone di approfondimenti e di eventi. Ad aprire questa seconda e ultima parte è la: in programma per sabato 11 giugno alle 21 nel parco della Villa, infatti, la fanfara balcanica FAN FATH AL con Luca Grazioli, Giacomo Bertazzoni, Simone Cocina, Arturo Monico, Alberto Introini, Emanuele Cossu e Stefano Aresi. «Metallo vibrante, ritmi infuocati e scomposti, melodie dense di passione che raccontano – così dal Consorzio Villa Greppi – storie di amore e morte: un’immersione nei suoni e nelle armonie in un viaggio verso luoghi opposti, ma vicini, lontani e interiori.
Domenica 12 alle 17 si parla dell’assedio grazie alla presenza di uno dei fotoreporter che meglio l’hanno documentato: Mario Boccia, che lo scorso aprile ha ricevuto la medaglia d’oro della città di Sarajevo proprio per il suo lavoro e i cui scatti saranno presto esposti in maniera permanente al Museo Storico della Bosnia Erzegovina. Durante il pomeriggio verranno proiettate alcune delle sue celebri fotografie, per l’occasione commentate dallo stesso autore. Un modo per ricostruire gli anni dell’assedio attraverso lo sguardo di un osservatore che ha amato e vissuto Sarajevo nel suo momento più drammatico.
Si parla di attualità, invece, venerdì 17 giugno alle 21, quando tocca alla presentazione del volume “Capire i Balcani Occidentali. Dagli accordi di Dayton ai giorni nostri” in compagnia della curatrice, docente di lingua russa e traduzione all’Università di Trieste, traduttrice e giornalista Martina Napolitano e della coautrice e ricercatrice presso il Dipartimento di Studi linguistici e culturali comparati dell’Università Ca’ Foscari di Venezia Giustina Selvelli. Un volume, questo, in cui ricercatori e giornalisti che da anni si occupano della penisola balcanica tracciano una panoramica ricca e aggiornata delle caratteristiche e dei fenomeni che hanno caratterizzato i Balcani Occidentali a partire dal 1995, anno degli accordi di Dayton.
C’è spazio, come anticipato, anche per approfondire quanto sta accadendo nell’Europa contemporanea: sabato 18 giugno alle 17 è la volta della presentazione del libro “Il destino dell’Ucraina. Il futuro dell’Europa” dello storico Simone Attilio Bellezza. Ricercatore di Storia contemporanea presso il Dipartimento di Scienze sociali dell’Università di Napoli Federico II, in questo libro, uscito a inizio anno, l’autore anticipava i rischi di un’invasione su vasta scala dell’Ucraina da parte della Russia e aiuta a capire le dinamiche che hanno portato all’escalation del conflitto.
Per la giornata conclusiva, quella di domenica 19 giugno, due appuntamenti: si parte alle 17 con l’incontro con protagonista Marina Lalović, giornalista e autrice del libro “La cicala di Belgrado”. Nata a Belgrado, dal 2000 Marina Lalović vive in Italia e attualmente è parte della redazione esteri di Rainews24, oltre a collaborare con Radio Rai 3. In questo libro ripercorre, tra ricordi e attualità, i quartieri della sua città. Una riscoperta, anche per lei, di quei luoghi lasciati poco prima della caduta del regime di Milošević: un itinerario fatto di musica, cibo, piazze, personaggi, bombardamenti, quotidianità, sempre a cavallo tra lucidità e malinconia, tra razionalità e affetto. Poi, dalle 18.30, musica con il concerto Balkan Express: Armando Illario, Giulia Taccagni, Massimo Latronico, Carmelo Colajanni e Andrea Quaglia proporranno, infatti, un’esibizione che prende il nome dal celebre treno che collegava Vienna a Istanbul. Un viaggio da occidente a oriente, attraverso diverse musiche balcaniche.
INFORMAZIONI – Gli incontri sono a ingresso libero e si terranno negli spazi di Villa Greppi, via Monte Grappa 21 – Monticello Brianza. Per conoscere il programma completo: www.villagreppi.it. A questo link è possibile sfogliare il depliant della rassegna: https://ita.calameo.com/read/001106508906dec50e629
Foto in apertura: Sarajevo 30 settembre 1993 – La ragazza che corre © Mario Boccia
Qui l’articolo di presentazione dell’intera kermesse: