LECCO – Una nuova edizione Millenni Einaudi de “Il Bel Paese” di Antonio Stoppani per l’apertura ufficiale di “Volti e Storie. Ritratti di lecchesi illustri da Lecco al Mondo”, la rassegna promossa dal Comune di Lecco e dal Sistema Museale Urbano Lecchese in occasione di una serie di anniversari relativi a Antonio Stoppani, Mario Cermenati e Antonio Ghislanzoni, personaggi illustri che, insieme ad Alessandro Manzoni, hanno scritto la storia della città di Lecco e hanno eccelso nei loro rispettivi campi.
Un percorso che durerà fino a novembre e che si apre proprio questo venerdì 12 aprile alle 18.45 nell’Aula magna del Politecnico di Milano – Polo Territoriale di Lecco con l’evento che vedrà intervenire il curatore Walter Barberis e l’editor dei Classici Einaudi Mauro Bersani.
Un appuntamento possibile per iniziativa dell’associazione lecchese “I Promessi sposi in circolo” e, in particolare, del suo fondatore Bruno Biagi, che come sottolinea Simona Piazza, Vicesindaco e Assessore alla Cultura, «ha saputo sollecitare l’attenzione di una casa editrice di prestigio come Einaudi, spingendola a riporre l’opera di Stoppani in una nuova edizione».
Capolavoro della divulgazione scientifica italiana del secondo Ottocento, Il Bel Paese propone ventinove «conversazioni» serali, davanti al caminetto, di uno zio molto colto che tanto ha viaggiato per l’Italia con i nipoti: in modo affabile e accattivante, ne racconta la geologia e le bellezze naturalistiche. Dalla sua prima edizione del 1876, «il libro – spiegano gli organizzatori – ebbe una vasta diffusione nell’Italia da poco unita, contribuendo a formare negli italiani i presupposti di una cultura scientifica da affiancare a quella filosofica, letteraria e religiosa».
Ora una nuova edizione: «nell’ambito delle iniziative promosse da “Il Giglio”, quest’anno l’associazione – spiega Bruno Biagi – ha proposto brani tratti dall’opera di Stoppani e ha realizzato che non vi erano nuove edizioni de “Il Bel Paese”, libro che, insieme a I Promessi Sposi, Cuore, Pinocchio e La scienza in cucina dell’Artusi, era tradizionalmente a fine ‘800 fra i più presenti nelle biblioteche degli italiani. Segnalai il fatto all’Einaudi nella persona di Mauro Bersani, storico editor curatore delle collane dei Classici e di Poesia, il quale qualche mese fa mi comunicò che il libro si sarebbe fatto e nella collana più prestigiosa, I Millenni. Era l’unico titolo che mancava, in quella collana, dei cinque indicati sopra. E la cosa che mi inorgoglisce è che il curatore del Millennio sia Walter Barberis, ottimo storico nonché Presidente dell’Einaudi».