ARCHIVIO – Un libro sull’Inter scritto dall’italianista Elio Gioanola. Alla Libreria Parole nel Tempo la presentazione con autore

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LECCO – «Ma una partita, pure strettamente regolamentata, si presta a infinite possibilità inventive, è assieme espressione di rigore geometrico e di  licenze poetiche assolutamente originali». Parla così del calcio lo studioso Elio Gioanola, tra i massimi italianisti viventi per la prima volta alle prese con un tema apparentemente distante da quelli abitualmente affrontati nella sua lunga carriera di docente universitario, scrittore e critico letterario. Un tema che lo studioso sviscera in un libro dal titolo Il cielo è nerazzurro, Storia e passione Inter, edito nel 2016 da Jaca Book e protagonista della presentazione in programma per mercoledì 22 novembre alle 18, nella Libreria Parole nel tempo di via Partigiani, a Lecco.

Un appuntamento che vedrà la presenza, com’è ovvio, anche dell’autore piemontese: uno studioso noto per il taglio psicanalitico con cui ha condotto i suoi studi critico-letterari e che nel corso della sua vita si è dedicato con particolare attenzione a scrittori e poeti come Giacomo Leopardi, Giovanni Pascoli, Luigi Pirandello, Cesare Pavese e Carlo Emilio Gadda. Oggi, dopo aver pubblicato un consistente numero di saggi che costituiscono un punto di riferimento ineludibile della critica, lo studioso volge lo sguardo a una passione di sempre: un affetto che da circa trent’anni – molti dopo la tragedia di Superga, che in un colpo ha cancellato il suo primo amore calcistico – lo lega alla squadra nerazzurra.

il cielo è nerazzurro«Di fronte ad un curriculum scientifico così imponente – commentano dalla Libreria lecchese – potrebbe sembrare che Il cielo è nerazzurro, Storia e passione Inter sia un lavoro ‘minore’. In realtà basta disporre in ordine i nomi di Saba, Sereni, Pasolini, o fuori d’Italia i nomi di Nabokov, Soriano, Vasquez Montalban, per rendersi conto di quanto il calcio sia divenuto nel ‘900 un autentico ‘luogo della letteratura’, una tematica di riconosciuta modernità e dal fortissimo interesse umano come una formidabile collezione di storie nel fondo delle quali leggere il tempo che viviamo. Cellula germinale di infinite variazioni possibili».

«Perché un letterato di mestiere – questa la riflessione dello stesso Gioanola – si sia deciso a scrivere di sport, e di calcio in particolare, rimane un po’ un mistero. So soltanto di aver ceduto a una passione di sempre, che mi accompagna dall’infanzia. Ancora adesso, a ottant’anni suonati, mi sorprendo ad abbandonarmi al tifo più spinto mettendo a rischio le coronarie. Ha detto Vittorio Sereni che il calcio diventa metafora dell’esistenza, e quindi assomiglia stranamente alla vita, accompagnandola dall’inizio alla fine».

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