LECCO – La storia geniale e sgangherata della resistenza di un gruppo di ebrei padani, in lotta per salvarsi la vita nell’Italia del 1943. È Salvarsi a vanvera di Paolo Colagrande, romanzo selezionato come finalista del Premio Letterario Internazionale Alessandro Manzoni – Città di Lecco per il Romanzo Storico 2022. Dopo il primo appuntamento dedicato a Mordi e fuggi. Il romanzo delle BR di Alessandro Bertante, oggi parliamo del quinto romanzo dello scrittore piacentino.
Un volume, questo, che ci riporta nell’autunno del 1943, in uno dei momenti più difficili e drammatici della storia italiana: è in questo contesto che un gruppo di ebrei padani guidato da Aride Mestolari (in realtà Mozenic Aràd) si inventa una maledizione presentata al comando tedesco come un’antica e reale leggenda popolare. Nelle viscere di una miniera di carbone, nei pressi del Rio Fogazza, si nasconderebbe, infatti, la terribile Salamandra Ignifera Gigante Cinese, in grado di folgorare qualsiasi forestiero le si avvicini.
Partendo da questa idea, il gruppo Aride si trasformerà in un’improbabile squadra composta da una professoressa di liceo, un suonatore di clavicembalo, un fattorino e altri irregolari, che improvvisamente si presenteranno ai tedeschi occupanti come geologi, minatori, fuochisti, carpentieri. Una squadra specializzata, quindi, in grado di vendere carbone alle milizie e, allo stesso tempo, di tenerle lontano dalla spaventosa miniera. Questo fino a quando il comandante Aginolf Dietbrand von Appensteiner incomincerà a insospettirsi.
Un romanzo divertente e che gioca con la storia, anche la più drammatica: una dichiarazione di fiducia nell’ingegno dell’uomo e nel potere salvifico delle parole, anche quando, a fin di bene, diventano bugie. Nel solco di film come Train de Vie, Paolo Colagrande costruisce una storia che usa l’ironia per prendersi gioco dei carnefici e che, come le grandi narrazioni popolari, viene raccontata dal basso, in particolare dai ricordi e dal punto di vista di una novantenne, ai tempi degli eventi bambina.
I TRE FINALISTI – Mordi e fuggi. Il romanzo delle BR di Alessandro Bertante (Baldini & Castoldi), L’elbano errante di Pino Cacucci (Mondadori) e Salvarsi a vanvera di Paolo Colagrande (Einaudi): questa la terna finalista del Premio Letterario Internazionale Alessandro Manzoni – Città di Lecco per il Romanzo Storico 2022. Tre titoli selezionati dalla Giuria Tecnica del Premio Manzoni (composta dal presidente Ermanno Paccagnini, Alberto Cadioli, Gian Luigi Daccò, Gianmarco Gaspari, Luigi Mascheroni, Stefano Motta, Mauro Novelli e Giovanna Rosa) e che ora verranno valutati dalla Giuria popolare di lettori, a cui spetta il compito di decretare, il prossimo 29 ottobre, il vincitore di questa edizione del premio letterario.