ARCHIVIO – Marco Armiero, Annalisa Metta e Alex Cittadella i prossimi ospiti di “Grandangolo”. In Brianza continua la “rassegna di paesaggi”

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Gli appuntamenti fino a fine ottobre

BRIANZA – Marco Armiero, tra i più importanti storici ambientali d’Europa, parla de “La natura del duce” a 100 anni dalla marcia su Roma. L’architetto Annalisa Metta riflette su città selvagge e nature ibride, proponendo un’originale visione del paesaggio come “mostro”. Alex Cittadella conduce sulle Alpi, sulle orme di personaggi come Leonardo, Napoleone, Segantini. Tre nuovi appuntamenti di ottobre per “Grandangolo”, la rassegna di paesaggi inaugurata lo scorso 16 ottobre, in programma in Brianza fino al 12 dicembre e dedicata, quest’anno, all’Italia.

Un’iniziativa di cui vi abbiamo già parlato: ideata e diretta da Daniele Frisco nell’ambito del progetto “Album – Brianza paesaggio aperto”, vuole indagare il concetto di paesaggio aprendo lo sguardo e portando alla scoperta di ambienti diversi.

E così, dopo l’apertura di venerdì scorso a Villa Greppi di Monticello Brianza in compagnia dello scrittore e giornalista Roberto Carvelli e l’intervento a Casatenovo di una personalità di primo piano come il professore di Colture arboree all’Università di Palermo Giuseppe Barbera,  sono tre gli incontri ancora in cartellone per il mese di ottobre, a partire dall’incontro con uno degli ospiti di punta dell’intera edizione. Atteso per venerdì 21 ottobre alle 21 nella sala consiliare di Cremella, infatti, lo storico ambientale Marco Armiero, dirigente di ricerca all’Istituto di Studi sul Mediterraneo del Consiglio Nazionale delle Ricerche nonché direttore dell’Environmental Humanities Laboratory del KTH di Stoccolma. Sarà lui a portare il pubblico alla scoperta di un tema particolarmente interessante: a 100 anni dalla marcia su Roma, il professore Armiero approfondirà l’uso che il fascismo ha fatto della natura. Coautore del libro “La natura del duce. Una storia ambientale del fascismo” (edito da Einaudi), Armiero ha infatti analizzato come il regime abbia immaginato e trasformato, anche e soprattutto per scopi politici e di propaganda, la natura, tra leonesse addomesticate e bonifiche integrali, paesaggi coloniali e autarchia, parchi e monumenti.

Ci si sposta nella sala consiliare di Robbiate, invece, domenica 23 ottobre alle 17, quando protagonista sarà l’architetto e professoressa di Architettura del Paesaggio all’Università Roma Tre Annalisa Metta, autrice del libro “Il paesaggio è un mostro. Città selvatiche e nature ibride”. Seguendo la riflessione contenuta in questo saggio edito da DeriveApprodi, durante il suo intervento Metta darà una diversa interpretazione del concetto di mostruosità: non più, come si è soliti pensare, qualcosa di “contronatura”, bensì un nuovo orizzonte per il paesaggio, che dovrà riconoscere la sua complessità e superare la semplicistica alterità tra urbano e naturale. In tutti gli immaginari mitologici, fiabeschi o fantascientifici, i mostri rappresentano, infatti, l’incontro «sovrannaturale» tra l’umano e il selvatico: controversi, paradossali, irriducibili all’unità, alla coerenza, alla semplificazione. Il paesaggio deve essere un mostro, quindi, per «sovvertire l’isomorfismo dell’habitat umano e turbare – così nella presentazione del volume – con visioni laicamente prodigiose, oltre le religioni dell’ecologia e del verde».

A chiudere il mese di ottobre è l’incontro fissato per lunedì 24 ottobre alle 21 nella sala civica di Osnago: a intervenire sarà, questa volta, il dottore di ricerca in Storia Moderna all’Università di Udine Alex Cittadella, autore del libro “Il cielo delle Alpi” (Laterza). Attraverso le vicende di alcuni fra i personaggi più noti del passato e del presente – da Annibale a Leonardo da Vinci, da Turner a Segantini – Cittadella ripercorre e ricostruisce il rapporto che l’uomo ha instaurato, nel corso dei secoli, con il clima delle Alpi. Un percorso lungo il tempo e lo spazio narrato dall’interno, attraverso lo sguardo e le sensazioni di coloro che più di tutti sono entrati nell’immaginario collettivo come i veri conoscitori delle Alpi.

INFORMAZIONI – Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero fino a esaurimento posti. 

Ideazione e direzione: Daniele Frisco. Coordinamento e Ufficio stampa: Valentina Sala.

“Grandangolo” proseguirà fino al 12 dicembre. Qui è possibile sfogliare il programma completo: https://ita.calameo.com/books/0011065084ec002e1d62c.

Per maggiori informazioni e per aggiornamenti sulle attività di “Album – Brianza paesaggio aperto”: www.villagreppi.it/album, Facebook e Instagram: @albumbrianza. 

Album – Brianza paesaggio aperto è un progetto realizzato dall’associazione BRIG con il coordinamento istituzionale del Consorzio Brianteo Villa Greppi e il sostegno di Lario Reti Holding e Fondazione Comunitaria del Lecchese (“Fondo per lo sviluppo del territorio provinciale lecchese”). Coinvolge i seguenti Comuni del territorio meratese e casatese: Airuno, Imbersago, Merate, Montevecchia, Osnago, Robbiate, Paderno d’Adda; Barzago, Barzanò, Bulciago, Casatenovo, Cassago, Cremella, Missaglia, Monticello Brianza, Sirtori, Viganò.

QUI IL NOSTRO ARTICOLO CON TUTTO IL PROGRAMMA:

In Brianza torna “Grandangolo”:per la II edizione un viaggio spazio/temporale nei paesaggi d’Italia

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