ARCHIVIO – Lecco: alla Libreria Volante Marina Morpurgo presenta “È solo un cane (dicono)”

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LECCO – L’amicizia tra una donna e il suo cane, il destino che li fa incontrare in un luogo che richiama alla mente la storia di una famiglia scappata dai nazisti, la malattia e la dedizione. Tutto si intreccia in un libro che si presenta insieme emozionante e divertente. Un libro dal titolo È solo un cane (dicono), scritto dalla giornalista e autrice milanese Marina Morpurgo ed edito da Astoria. La libreria volante di via Bovara, a Lecco, ha in programma una nuova presentazione: a intervenire nella serata di sabato 3 dicembre, dalle 19, sarà proprio l’ex giornalista dell’Unità, chiamata a presentare un romanzo che è il risultato di un’esperienza di vita.

e-solo-un-caneUna storia che ha per protagonista, accanto alla stessa autrice, Blasco, un cane accolto dalla Morpurgo e in seguito colpito da una grave malattia: un tumore che lo ha reso un pur sempre arzillo tripide. Una storia che narra l’inizio e l’evolversi di un’amicizia, racconta il dolore e la malattia, alternando commozione a divertimento. Una storia, ancora, che va a ritroso nel tempo, svela vicende della famiglia materna dell’autrice e conduce a Gambassi, paesino toscano ai più ignoto, luogo in cui non soltanto è nato il cane Blasco, ma dove ha trovato rifugio e salvezza la famiglia materna dell’autrice, in fuga dai nazifascisti. Una coincidenza, questa, che è stata punto di partenza per un racconto che ha in sé anche parte della storia della famiglia, soprattutto delle sue donne.

Ed ecco che nel libro che sarà presentato a Lecco trovano spazio, un po’ come nella vita di tutti, dolori e gioie, malattie e rinascite: è un «bizzarro – così si legge nella presentazione del libro – viaggio nella memoria. Qualcuno ha aiutato la sua famiglia a sopravvivere e qualcuno l’ha aiutata a salvare Blasco, qualcuno si è mostrato solidale e qualcuno no, qualcuno le ha insegnato la speranza e l’elaborazione della perdita. Potrebbe sembrare sacrilego questo accostamento tra salvezza di un animale e salvezza di esseri umani, ma solo per coloro che non comprendono come l’amore – per un cane o per i nonni – possa scavare dentro l’animo dei solchi profondissimi».

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