LECCO – Un’Italia che soffre, che fa fatica, che arranca ma che, comunque, non si arrende, non perde la speranza. È l’Italia che ha incontrato Roberto Napoletano, direttore de Il Sole 24 Ore, durante il suo lungo viaggio attraverso la Penisola. Un viaggio confluito nel suo ultimo libro, Viaggio in Italia, volume pubblicato quest’anno da Rizzoli e di cui il giornalista e scrittore parlerà durante l’incontro fissato per mercoledì 24 settembre alle 21, all’interno della Sala Ticozzi di via Ongania. Un appuntamento che rientra nel ricco calendario di Immagimondo 2014, il festival di viaggi, luoghi e culture che ha preso il via lo scorso fine settimana e che sino al 5 di ottobre proporrà iniziative volte a promuovere il viaggio come scoperta, come strumento di conoscenza.
E strumento di conoscenza il viaggio di Napoletano lo è stato davvero: un tour da Trento a Pantelleria, intrapreso a più di cinquant’anni dall’altro grande reportage sull’Italia, quello pubblicato nel ’57 da Guido Piovene. «Mentre percorrevo l’Italia – raccontava allora, infatti, Piovene – e scrivevo dopo ogni tappa quello che avevo appena visto, la situazione mi cambiava in parte alle spalle. Si risolvevano questioni lasciate in sospeso, e questioni diverse spuntavano al loro posto». Ma quella era l’Italia del boom economico, segnata sì dalle cicatrici della guerra ma in rapida trasformazione. Oggi, a distanza di quasi sessant’anni, qual è l’Italia che ha incontrato sulla sua strada Napoletano? Luoghi, emozioni, testimonianze si susseguono nelle pagine del suo libro, tratteggiando il volto di un Paese che sicuramente soffre ma, nonostante le difficoltà, non si arrende, fatto di ragazzi che ancora si entusiasmano per la politica e voglio mettersi in gioco, di imprenditori che non cedono alla crisi e investono in innovazione, di giovani che svolgono più lavori contemporaneamente per poter studiare all’Università.
Un viaggio, quindi, tra le macerie di oggi e le speranze per il futuro, di cui nel corso della serata di mercoledì l’autore parlerà dialogando con il direttore de La Provincia di Lecco, Diego Minonzio.