In occasione della presentazione con l’autore fissata per giovedì 12 febbraio alle 21 a Barzago (in Aula Civica, via Cantù 4), PeregoLibri ci guida alla scoperta dell’ultima fatica di Giorgio Fontana, volume con cui lo scrittore di Saronno ha vinto il Premio Campiello 2014. Si tratta di “Morte di un uomo felice”, storia di un magistrato impegnato nella lotta al terrorismo di matrice rossa. Buona lettura!
La Redazione
Rubrica curata da PeregoLibri di Barzanò (Lc)
LECCO – La ricerca della verità non ha colore politico, non ha fedi o determinazioni temporali; la ricerca della verità è dedizione, condivisione, impegno e sacrificio.
Ed è in questa direzione che si muove il magistrato saronnese Giacomo Colnaghi, impegnato nella lotta al terrorismo rosso nella Milano del 1981. È quindi coinvolto in una delle pagine più violente e sanguinarie della recente storia italiana, ma da buon cattolico qual è, non può limitarsi ad applicare la giustizia dello Stato senza spirito critico e senza tentare di capire le ragioni che portano dei ragazzi cresciuti, come lui anni prima su polverosi campetti da calcio degli oratori di paese, a prendere le armi e sparare per strada in nome di ideali di giustizia e uguaglianza.
La verità, per il magistrato saronnese, non è nei proiettili che gambizzano o uccidono. Non è nelle parole di vendetta dei parenti delle vittime innocenti e non la si può certo trovare applicando cinicamente il ruolo del magistrato a «controllare l’ago che indica il peso delle persone che cadono nella nostra bilancia e gridare i numeri».
Sono questi i dubbi che si porta addosso il Colnaghi magistrato e, soprattutto, il Colnaghi uomo di fede che convive con l’ingombrante memoria del padre che, avvicinatosi al pensiero socialista, fu ammazzato dai fascisti durante la guerra. Quello che piace pensare a Colnaghi è che il padre non sia morto né per la libertà, né per l’Italia ma per difendere e dare un futuro a suo figlio, che è poi, banalmente, l’atto più eroico e felice che un padre possa fare.
È lasciata al lettore l’interpretazione del parallelismo delle vite di Colnaghi, che trascura la famiglia che ama a causa degli impegni di lavoro, e del padre, che passa gran parte del poco tempo libero dall’officina dove lavora nei ritrovi clandestini dei dissidenti all’occupazione nazifascista.
L’autore, Giorgio Fontanta, vincitore del premio Campiello 2014 proprio con questo libro, non offre univoche soluzioni ai dubbi del magistrato, non ci dà risposte ma ci lascia con il seme del dubbio che, alimentato con discussioni, scambi d’idee, e in generale preferendo la parola e l’incontro alla violenza potrà far nascere la verità e la condivisione.
L’AUTORE – Giorgio Fontana, nato a Saronno il 22 aprile del 1981, è laureato in Filosofia all’Università degli Studi di Milano. Ha pubblicato cinque romanzi e un opera di saggistica. Con Morte di un uomo felice ha vinto il Premio Campiello 2014 e il Premio Loria 2014. Attualmente vive e lavora come content manager a Milano. Collabora con “IL”, “TuttoLibri”, l’inserto “La Lettura” del Corriere della Sera e altre riviste
LA FRASE – «Eccezioni sempre, errori mai».