Rubrica a cura di PeregoLibri – Barzanò
Nicola Lagioia, La ferocia
Einaudi – Premio Strega 2015
Il veicolo sbuffò. Il monumento svanì dopo una curva nel rosso acceso del pomeriggio agonizzante, e solo allora l’immagine riemerse in tutta la sua forza. Ho sognato un cervo femmina che annegava nel proprio sangue. Michele rabbrividì. Vide i semafori che lampeggiavano, le luci delle vetrine. Negozi di scarpe, salsamenterie. Gioiellieri che compravano oro. Vecchi anelli: patti infranti. Il sogno era della notte precedente. Sentì salire l’angoscia. Provò a distrarsi. Trentaquattro insegne luminose, e io ho trentatre anni […].
La ferocia. Che cos’è la ferocia? Nulla di controllabile o di convenzionale, di razionale o di premeditato. Ferocia è qualcosa di profondo, è l’istinto primordiale di sopravvivenza che brucia nell’intimo di ognuno di noi e che preme per emergere.
Nicola Lagioia ci mette tra le mani il suo romanzo, a prima vista un giallo, un noir ambientato in Puglia, ai giorni nostri. In realtà, sfogliando già le prime pagine e addentrandosi nella lettura, ci si rende conto che La ferocia è qualcosa di più, di più complesso, di sfaccettato, di tante voci e tante storie e tante vite insieme.
Feroce è Vittorio, il padre di famiglia, nella sua avidità cupida; feroce è Clara, che impariamo a conoscere e osserviamo impotenti nella sua vertiginosa discesa verso il basso; feroci sono la leggerezza infantile di Gioia e l’egoismo di Ruggero; feroce è Michele, disgregato e fragile, forse il personaggio più illuminato dal romanzo stesso.
Personaggi scandagliati nel profondo, legami mancati o densi e disperati, l’amore messo in discussione in tutte le sue forme: l’amore paterno e quello fraterno, l’amore coniugale e quello proibito.
Una storia di malaffare e morti sospette, un noir che in realtà diventa pretesto per mostrare la lucida insensatezza di molte azioni umane, che talvolta rischiano di compromettere intere esistenze.
La ferocia di Nicola Lagioia è un romanzo complesso, che aggiunge un tassello al mosaico della Letteratura contemporanea, paesaggio multiforme e ancora in divenire. Una scrittura alta e pulita in grado di scavare nella realtà e di consegnare al lettore un intreccio mirabilmente intessuto.
Il ritmo serrato del racconto fa da eco al tempo della storia, che si avvolge su se stesso e si slancia in ogni direzione offrendo a chi legge una visione d’insieme, completa. Il punto di vista esplode e si disperde: mille occhi puntati sulla scena e voci che scorrono e scivolano fluide.
Il lettore ne è letteralmente risucchiato.
Un romanzo da non perdere.
Nicola Lagioia, La ferocia, Einaudi – Premio Strega 2015
Euro 19,50