BARZIO – Come si viveva nel Medioevo? Com’erano le camere da letto e come ci si riparava dal freddo? Quali i pericoli lungo la strada? E, in particolare, come vivevano i bambini? Queste alcune delle domande a cui la nota medievista Chiara Frugoni prova a rispondere nel suo ultimo libro: un volume edito da Il Mulino e che già dal titolo – Vivere nel Medioevo. Donne, uomini e soprattutto bambini – lascia intendere molto del tema trattato. Dopo numerose pubblicazioni dedicate proprio all’età di mezzo, domenica 5 agosto (alle 21, a Palazzo Manzoni di Barzio) la studiosa torna sul territorio per condurre per mano i presenti proprio nel cuore del Medioevo, facendo immaginare la vita quotidiana che vi si conduceva.
Un incontro dal titolo Bambini nel Medioevo. Sopravvivere: un’impresa difficile e che, ripercorrendo alcuni passaggi del libro, permetterà quindi di comprendere consuetudini e superstizioni dell’epoca, dal perché i neonati venissero fasciati come piccole mummie al ruolo delle balie, dalle credenze sul demonio sempre in agguato alla figura del maestro, rigorosamente severo. Un percorso durante il quale la scrittrice racconterà, con la sua consueta precisione storica, come venivano accuditi e cresciuti i bambini, i loro giochi, la scuola e il destino monastico di molte bambine, nonché la difficoltà del vivere in mezzo a malattie, alla mancanza d’igiene, al freddo, alla scarsità e all’inadeguatezza del cibo.
Più volte gradita ospite nel lecchese, dove ha presentato le sue note opere su San Francesco, Chiara Frugoni è una storica specializzata in Medioevo e Storia della Chiesa. Insegnante di Storia medievale nelle Università di Pisa, Roma e Parigi, come anticipato ha pubblicato numerosi saggi sulle figure di San Francesco e di Santa Chiara, nonché numerosi libri su tematiche storico-artistiche, tradotti in tutto il mondo.