ARCHIVIO – Fausta Garavini e Giulia Maria Mozzoni Crespi: a due donne il Manzoni 2014

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"Les Enfers", François de Nomé

“Les Enfers”, François de Nomé

LECCO – Secolo di disordine e instabilità. Secolo di rivoluzioni, di guerre di religione, di assolutismo e di retorica, ma anche di sviluppo scientifico, di scoperte, di razionalità. Un secolo complesso e controverso, il Seicento, attraversato da tormenti della Fede e dalla violenza e in cui si muove un pittore di cui poco si sa: arrivato dalla Francia, François de Nomé sceglie Roma e Napoli come luoghi di ispirazione per la sua arte. Lui, detto Monsù Desiderio, si muove quindi in una Roma mèta di artisti del momento, terra del Barocco e della Controriforma, e proprio lì dà vita ai suoi quadri velati di mistero: architetture come squassate da cataclismi, popolate da statue quasi spettrali. Fausta Garavini, autrice del romanzo Le vite di Monsù Desiderio (Bompiani) e vincitrice della decima edizione del Premio Internazionale Alessandro Manzoni – Città di Lecco al Romanzo Storico, disegna una biografia a questo pittore francese, contestualizza la sua arte, lo fa muovere in un Seicento di cui ricostruisce atmosfere, contraddizioni, umori. Un romanzo che è stato finalista al Premio Cappiello di quest’anno e al quale la Giuria del Premio lecchese dedicato al Gran Lombardo ha deciso di assegnare il prestigioso riconoscimento.

Fausta Garavini

Fausta Garavini

Giunto alla sua decima edizione, il Premio Manzoni torna ancora una volta a premiare, infatti, il romanzo storico considerato dalla Giuria più meritevole: un testo di narrativa che abbia fatto tesoro dell’insegnamento dello scrittore ottocentesco, ricostruendo con fedeltà e minuzia di particolari un certo periodo storico. E così, dopo autori come, solo per citarne alcuni, Boris Pahor, Alessandro Barbero, Salvatore Niffoi o Antonia Arslan, giunti in città durante le scorse edizioni del Premio, quest’anno è la volta di Fulvia Garavini, studiosa di letteratura francese e occitanica che nel pomeriggio di sabato 8 novembre (dalle 17, presso l’Auditorium della Camera di Commercio di Lecco – via Tonale) ritirerà il premio 2014.

Ma il Manzoni al Romanzo storico, come si sa, non è l’unico riconoscimento che sarà assegnato nel corso della cerimonia dell’8 novembre. Ormai appuntamento fisso dell’iniziativa, anche per quest’anno la Giuria ha deciso di premiare una personalità di spicco della cultura europea, che abbia visibilmente perseguito e rappresentato ideali di alto impegno culturale e civile. Si tratta, per il settimo anno consecutivo, del Premio alla Carriera, che dopo essere stato assegnato a personalità del calibro di Umberto Eco, Ermanno Olmi, Luca Ronconi, Mario Botta, Emanuele Severino e Paolo Conte, quest’anno andrà a Giulia Maria Mozzoni Crespi, fondatrice e attuale presidente onorario del Fondo per l’Ambiente Italiano, attesa durante la cerimonia.

Giulia Maria Mozzoni Crespi

Giulia Maria Mozzoni Crespi

Una donna che «nella sua lunga attività nel campo dell’imprenditoria e della cultura – si legge nella motivazione della Giuria – ha dato lustro al suo e al nostro Paese. Giulia Maria Mozzoni Crespi ha voluto dedicare la sua vita – prosegue la motivazione – alla tutela e valorizzazione del patrimonio artistico e naturale dell’Italia. Attività che con passione e provvidenziale determinazione svolge dal lontano 1975», quando insieme a Renato Bazzoni, Alberto Predieri e Franco Russoli ha dato vita al Fai, ispirandosi al longevo National Trust inglese. Imprenditrice appartenente a una delle più antiche famiglie lombarde, da sempre attiva in campo civile, in prima linea nella tutela del patrimonio culturale e promotrice di un’agricoltura biodinamica, priva di pesticidi e volta a salvaguardare l’ambiente, Giulia Maria Mozzoni Crespi è esempio di impegno insieme civile, sociale e culturale.

garavini-le-vite-di-monsu-desiderioPROMOTORI DEL PREMIO – Il Premio Letterario Internazionale Alessandro Manzoni – Città di Lecco è organizzato dall’Associazione Nazionale 50&Più in collaborazione con Confcommercio Lecco, il Centro Nazionale di Studi Manzoniani e il Comune di Lecco, con il contributo della Camera di Commercio di Lecco e con il Patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Lombardia e della Provincia di Lecco.

La Giuria è composta da: Matteo Collura, scrittore e giornalista (presidente); Gian Luigi Daccò, medievista e museologo; Arnaldo Di Benedetto, docente di Letteratura Italiana presso l’Università degli Studi di Torino e direttore del Giornale storico della Letteratura Italiana; Gianmarco Gaspari, docente di Letteratura Italiana presso l’Università degli Studi dell’Insubria e membro del Centro Nazionale di Studi Manzoniani; Giovanna Rosa, docente di Letteratura Italiana Contemporanea presso l’Università degli Studi di Milano; Francesco Spera, docente di Letteratura Italiana presso l’Università degli Studi di Milano; Maria Grazia Rabiolo, giornalista e produttrice Radiotelevisione svizzera Rsi.

La cerimonia si terrà, come detto, sabato 8 novembre a partire dalle 17, presso l’Auditorium della Camera di Commercio di Lecco (in via Tonale).

 

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L'autore di questo articolo

Valentina Sala

È la “flâneuse” che non smette mai di flaneggiare (?): in continuo vagabondaggio tra luoghi (certo) e soprattutto nuovi progetti da realizzare, dirige il giornale in modo non proprio autoritario (!). Ideatrice e cofondatrice de Il Flâneur, non si accontenta di un solo lavoro. Giornalista, ufficio stampa culturale, insegnante di Comunicazione, indossa l’uno o l’altro cappello a seconda delle situazioni. Laureata in Editoria con il massimo dei voti, ama approfondire il rapporto tra città e letterati (sua, infatti, la tesi sulla Parigi di Émile Zola e la Vienna di Joseph Roth), i romanzi che raccontano un’epoca, i film di François Truffaut, le grandi città e, naturalmente, il viaggio flaneggiante, specie se a zonzo per le strade d’Europa. Per contattarla: valentina.sala@ilflaneur.com