#BringingItAllBackHome
Il 2016 in Letteratura. 10 libri da portare nel nuovo anno

0

LECCO – Il panorama letterario internazionale di questo 2016 ci ha proposto le opere di grandi autori, tra cui Albinati, Eco, Safran Foer, Rowling, Sanchez, Mastrocola, Dicker, Zafòn, Smith, Cazzullo, Saviano, Carrisi, Falcones, i cui nomi sono già garanzia di qualità. Ma la letteratura è un mare immenso e variegato, vivo, composto da molte voci guizzanti e veloci, grandi, piccole e piccolissime. Ripercorrendo l’anno che sta per volgere al termine, ecco i nostri consigli di lettura: dieci libri da portare con noi nel nuovo anno.

– Iniziamo con Il cinghiale che uccise Liberty Valance di Giordano Meacci, edito da Minimum fax. Un romanzo totalizzante, ricco; una scrittura che affascina e fa sospirare di bellezza. Una lingua speciale, legittimata dalla poesia del racconto, che narra il mistero eterno dei sentimenti attraverso lo sguardo degli animali e degli uomini. Questo libro è stato tra i candidati al Premio Strega, riconoscimento assegnato infine a La scuola cattolica di Albinati.

Fra me e te Fra me e te di Marco Erba, edito da Rizzoli. Edo e Chiara, le loro voci, le loro vite. Temi sensibili, ferite aperte nel mondo adolescenziale: l’amicizia, la cura, gli adulti, le verità brucianti, la diversità, la forza delle scelte. Un libro per giovani adulti che cercano tracce di sé attorno. Un libro per adulti che troveranno indizi dimenticati di se stessi e orme di presente e di futuro.

Un cigno selvatico di Michael Cunningham, edito da La nave di Teseo. Fiabe tradizionali rielaborate da uno  dei più importanti narratori americani contemporanei e illustrate dalla penna incantata dell’artista giapponese Yuko Shimizu. Un libro che ha del fantastico e del surreale. Pagine che ti assorbono e calamitano il tuo sguardo. Storie da favola, ma incredibilmente reali, attraversate da una vena crudele: il confine della fiaba sfuma e si consuma nella quotidianità dura e sfacciata.

crepuscolo Crepuscolo di Kent Haruf, pubblicato da NNEditore. Si tratta del secondo volume della Trilogia della Pianura, di cui Benedizione, terzo e ultimo volume, è stato pubblicato da NNEditore nel 2015, per primo, seguito da Il Canto della Pianura, volume che apre la trilogia. Spiegano gli editori: «Kent Haruf parla di una “loose trilogy”, una trilogia larga, sciolta, slegata. Che non ha un inizio e una fine. Perché i tre libri hanno sì la stessa ambientazione, ma i personaggi e le situazioni cambiano e i sottili rimandi da uno all’altro sono esili fili della memoria della cittadina immaginaria di Holt». Crepuscolo è un romanzo magistrale come tutta la trilogia, ambientata a Holt, in Colorado. Haruf tratta con delicatezza i temi della solitudine e della sofferenza, intrecciando legami tra vite che si intersecano. I tre volumi sono appena stati raccolti in un cofanetto che conferisce loro l’importanza e la coesione che meritano.

Vento e flipper di Murakami Haruki, edito da Einaudi. Per rimanere in tema di trilogie, ci spostiamo in Giappone. Ascolta la canzone del vento e Flipper, primi capitoli della Trilogia del Sorcio che si completa con il romanzo Nel segno della pecora,  sono i primi due romanzi di Murakami Haruki, scritti di getto dall’autore a ventinove anni, dopo una partita di baseball, sul tavolo della cucina, una notte. Questi suoi primi figli letterari non sono mai usciti dal Giappone. Eccoli qui, pubblicati in Italia per la prima volta nel 2016, insieme, in questo unico volume intitolato Vento e flipper. Due romanzi, acerbi, impulsivi, attraversati da una vena autobiografica e scritti con foga e passione smodata racchiudono già, in nuce, lo stile inconfondibile dell’autore

kobanecalling Kobane calling di Zerocalcare, pubblicato da Bao Publishing. Un lungo racconto realizzato da Zerocalcare, talentuosissimo fumettista italiano. Tre viaggi nel corso di un anno: Turchia, Iraq, Siria. Un graphic novel che documenta la vita della resistenza curda in una delle zone calde meno raccontate. A tratti intimo, a tratti corale, questo racconto fa emergere con forza l’esistenza degli abitanti del Rojava, regione a noi taciuta dai media, come un baluardo di estrema speranza per tutta l’umanità.

Un mare di tristezza, edito da Minibombo. Un piccolo pesciolino nel buio umido del profondo mare si sente triste, molto triste. Decide di fare una nuotata per farsi scivolare via il malumore. Nel suo percorso incontra una medusa, un pesce palla, delle sardine: tutti sconsolati e pieni di tristezza. Proprio quando tutto sembra piangere e andare storto, basta un colpo di pinna, un salto di giravolta, un cambio di prospettiva e il piccolo pesce si accorge che ciò che sembra, a volte, non è ciò che è. La tristezza cambia forma e diventa sorriso. Un libro per piccoli?

il-grande-futuro Il grande futuro di Giuseppe Catozzella, edito da Feltrinelli. Questo libro merita senz’altro di rientrare in questa top 10 di titoli del 2016. Un giovane autore che cerca la verità nella realtà e la imprime in ogni parola che scrive. Il grande futuro è un romanzo di ricerca, di coraggio, di smarrimento e di paura. È la storia di Amal, della guerra e di una ferita che lo trasformerà per sempre. L’autore ci consegna pagine intrise di sofferenza, ma che conducono alla consapevolezza che la felicità è un diritto di tutti.

Merenda da Hadelman e Come un pugno, rispettivamente di Nicola Manuppelli e Claudio Marinaccio, pubblicati da Aliberti Compagnia Editoriale. I romanzi di due Fuorilegge della letteratura italiana, che molto attingono alla tradizione narrativa americana. Un ex poliziotto cinquantenne e un cinico scrittore di Los Angeles; un noir e un thriller quasi fantascientifico. Nelle loro pagine, i due romanzi si incontrano e si compenetrano. Le loro storie filtrano tra le rispettive trame e si intrecciano in modo sottile e discreto. Consigliati singolarmente, ancor meglio in coppia!

Filovia di Giancarlo Consonni, edito da Einaudi. L’ultima, recentissima, raccolta di poesie di Giancarlo Consonni, poeta meratese. Entriamo in queste poesie in punta di piedi, dalla porta di un tram sui binari di Milano, tra i passeggeri e la vita quotidiana. Poi ci addentriamo e allarghiamo lo sguardo insieme al poeta: il cerchio della filovia che abbraccia la città si allarga in altri cerchi, convocando sulla pagina paesaggi e figure, vicende personali e collettive, natura e storia. Come in un sogno.

Claudia Farina

Share.

L'autore di questo articolo

Claudia Farina

È la più piccola dei flâneurs, con una chioma ribelle e un sacco di sogni. Fin da bambina innamorata del racconto e delle parole, saltella tra una storia e l’altra, tra la pagina e la vita. Laureata in Lettere Moderne, è alla ricerca costante di nuove ispirazioni e di luoghi dove imparare. La tesi sulla narrazione nella musica di Wagner è stata un colpo di testa (e un colpo di fulmine!). Suona il clarinetto da (un po’ meno di) sempre, ama la musica, l’amicizia quella vera, la natura, lo stupore e la Bolivia, che porta nel cuore. Crede negli incontri che cambiano la vita e la rendono speciale, come quello con Il Flâneur! Pensa molto (forse, troppo). Le piace viaggiare e scoprire il mondo, fuori e dentro i libri. Nella scrittura si sente a casa ed è convinta che la cultura, passione ribelle, sia davvero in grado di cambiare il mondo.