BARZANÒ – Ci porta indietro di circa ottant’anni, Andrea Vitali. Un salto negli anni Trenta, all’indomani della guerra in Etiopia e della nascita dell’impero fascista. Il nuovo romanzo firmato dal prolifico scrittore bellanese, Le belle Cece, conduce ancora una volta tra le strade del suo paese, in una Bellano in cui i progetti di festeggiare il neonato impero lasciano il posto a intrighi e scaramucce di provincia. 240 pagine per un romanzo edito da Garzanti, di cui si parlerà nel corso della serata in programma per martedì 23 giugno alle 21, da PeregoLibri (via dei Mille 25, Barzanò). Un appuntamento promosso in collaborazione con Hospice Il Nespolo di Airuno e che vedrà la presenza dello stesso autore.
Nelle librerie dal 18 giugno, Le belle Cece è, come anticipato, un romanzo che racconta di faccende di paese, di un enigma da risolvere, il tutto mentre l’Italia si prepara a divenire impero. Protagonista di questo nuovo lavoro di Vitali è il segretario locale del Partito, Fulvio Semola, intento a pianificare un modo degno per celebrare l’annessione dell’Etiopia. L’idea è quella di far suonare tutte le campane delle chiese e delle chiesette del paese, così da rendere sacra la vittoria. Un grande concerto di campane, quindi, da «fare invidia – si legge nella presentazione del libro – alle sezioni del lago intero, riva di qui e riva di là, e anche oltre».
Ma le questioni di paese presto prendono il sopravvento e l’euforia del segretario fascista deve, almeno per il momento, scemare: «in casa del potente e temutissimo ispettore di produzione del cotonificio locale, Eudilio Malversati, si sta consumando – si legge ancora – una tragedia. Dopo un’aggressione notturna ai danni dell’ispettore medesimo, spariscono in modo del tutto incomprensibile alcune paia di mutande della signora. Uno è già stato rinvenuto nella tasca della giacca del Malversati. Domanda: chi ce l’ha messo? E perché? Il problema vero, però, non è questo, bensì che fine abbiano fatto le altre. Dove potrebbero saltar fuori mettendo in ridicolo i Malversati, marito e moglie? Non essendo il caso di coinvolgere i carabinieri, per non mettere in giro voci incontrollabili, il Semola viene incaricato di risolvere l’enigma».