LECCO – Acqua come spazio pubblico: saperi, tecniche e culture nella diversità delle acque. Questo il titolo del primo appuntamento con l’ultima parte del programma del festival Immagimondo 2015. Un’ultima sezione, questa, che a partire dal 16 ottobre fino al 23 novembre avrà come tema principale l’acqua e che proporrà numerosi approfondimenti. Attraverso incontri, conferenze, documentari, film e musica dal vivo si cercherà, quindi, di riflettere su una delle risorse naturali più importanti per l’intera umanità.
Primo appuntamento con l’iniziativa è quello in programma per venerdì 16 ottobre a Lecco, presso l’Aula Magna del Polo Territoriale di Lecco (Politecnico di Milano). A partire dalle 21 Mauro Van Aken, ricercatore in Antropologia Culturale e docente di Antropologia Culturale e Antropologia Economica e Sviluppo presso l’Università Milano Bicocca, proporrà una riflessione sulla risorsa acqua nelle culture occidentali, confrontata con esperienze provenienti da altre parti del mondo. «L’acqua, sempre più privatizzata come merce o come gestione tecnica distante da noi – spiegano gli organizzatori – è da sempre un’interfaccia vitale della società e delle nostre relazioni con l’ambiente. Attraverso alcune esperienze e istituzioni dell’acqua in altre culture non occidentali possiamo meglio comprendere quanto ci siamo distaccati, o abbiamo nascosto, le nostre acque per bere, irrigare, per sognare, pregare o difendere gli spazi pubblici».
MAURO VAN AKEN – Ricercatore in Antropologia Culturale e docente di Antropologia Economica e dello Sviluppo presso l’Università di Milano Bicocca, Van Aken ha conseguito un Dottorato in Antropologia Culturale presso l’Università di Utrecht, dove si è concentrato su temi quali le agri/culture, processi migratori e gerarchie tra luoghi, riproduzione culturale in contesti marginali, rapporti tra società, cultura e ambiente (con particolare attenzione nell’ambito delle risorse idriche), land grabbing e gestione delle risorse naturali nel panorama del cambiamento ambientale e socio-culturale. Attualmente, il ricercatore si occupa, sia in Medio Oriente che in Italia, di rapporti culturali tra società e ambiente nel cambiamento.
L’ingresso è libero.